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Paradosso dei gemelli

La fisica, lo studio della natura, la regina di tutte le scienze. Non poteva non avere un'area dedicata.
francesco.aliotta
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Re: Paradosso dei gemelli

Messaggio da francesco.aliotta » 06/04/2015, 12:12

Non voglio dire che non sia così, la mia è solo una domanda: affermare che un quanto sia indivisibile non può essere la conseguenza dei nostri limiti massimi scientifici attuali?


Non sembra che sia un problema connesso ai nostri limiti. In natura l'energia scambiata tra oggetti microscopici è sempre scambiata in quanti discreti. Se non fosse così. un sistema come l'atomo non potrebbe essere stabile perché l'elettrone potrebbe perdere energia con continuità e, infine, collassare nel nucleo. Ciò non avviene perché l'energia dell'elettrone è scambiata in quantità discrete e non può scendere al di sotto di un valore minimo. Trovi qualcosa anche in questo forum in altri argomenti.

Seconda domanda: per l'esempio dello spostamento spaziale invece? Come definisco l'unità minima di cambiamento se anche lo spazio è divisibile all'infinito?


Lo spazio non è divisibile all'infinito. Microscopicamente, questo è un fatto osservativo. Se vuoi è una conseguenza del principio di indeterminazione, che è qualcosa di più di un principio in quanto è logicamente deducibile con un po' di matematica ed è anche estremamente intuitivo (io ho provato a spiegartelo, ma la matematica rende tutto molto più semplice ed evidente). Il principio dice che il prodotto dell'incertezza su posizione e velocità non può scendere al di sotto di un valore minimo. Tu potresti pensare di portare l'incertezza sulla posizione a zero lasciando andare ad infinito l'incertezza sulla velocità. Ma ciò non è logicamente possibile poiché il prodotto di zero per infinito è una quantità indefinibile. Quindi non puoi portare l'incertezza sulla posizione a zero. Il risultato è che non puoi cambiare la posizione di un oggetto di una quantità piccola a piacere. Un oggetto si può spostare solo di quantità discrete. Ciò è equivalente a dire che lo spazio è discreto, cioè è quantizzato. Non è possibile definire in maniera semplice qual è lo spazio minimo concepibile. Lo spazio è interconnesso con le velocità. Posso solo dirti che esiste un valore minimo che posso immaginare per il loro prodotto. Questo valore minimo è ciò che è noto come costante di Planck.
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