Quali sono le vostre discipline scientifiche preferite?

[Samuele]

O se preferisci, il ciclo di Calvin . Avrai tutte le ragioni per vantarti di essere un gran bel fusto.

Se facessi la fotosintesi magari anche, ma con quello di Krebs non dico nemmeno una bugia xD

[Raito92]

Mettiti in testa una corona di alloro, non so, magari durante l'ora di letteratura per calarti meglio nel ruolo dantesco. XD La farà la coroncina per te.

OK, basta. XDDDD

[Aspie96]

Intendevo il primo intervento dopo 3 pagine.

L'ho capito.
Non è il primo.

[Nachtreich]

Potenzialmente interessante. Interessante != condivisibile, eh.
Probabilmente la mia 'preferita' è proprio la Psicologia scientifica moderna, ad ampio raggio.

[Aspie96]

Un bel benvenuto da parte mia, Nachtreich!

[Raito92]

Ciao, benvenuto! Oggi abbiamo due nuovi utenti a quanto pare.
Presentati pure nella funzione apposita, se ti va.

[Läggan]

Anche psicobiologia, volendo.
Io invece non vedo male le scienze umanistiche, sono strettamente connesse al linguaggio e alla comunicazione, una funzione di importanza vitale che vorrei indagare nella mia tesi di laurea poiché penso che molti problemi derivino da semplici fraintendimenti nel piano della comunicazione. Se i ricercatori di lingue creeranno una lingua priva di fraintendimenti sarà una rivoluzione di proporzioni bibliche.
A me piace la psicologia meno speculativa, quella che come scopo ha il cercare di costituire la psicologia come scienza esatta. Simile alla biologia ma che si occupa prettamente del suo effetto; la mente, le funzioni cognitive.
Anche io non sopporto discorsi di superiorità in quest'ambito, l'interdisciplinarità è fondamentale, bisogna capire che non si può studiare una disciplina ignorando tutte quelle ad essa correlata, rimanendo chiusi in un ambito stretto che rifiuta aiuti esterni che porta potenzialmente a risultati errati. Ho sentito una cosa imbarazzante qualche mese fa in facoltà, una ragazza del mio corso diceva alle sue amiche "X se ne è andato, è entrato a medicina. Ha fatto bene, lui era proprio sprecato a psicologia". Mi sono trattenuta dal saltarle al collo.

[Aspie96]

Io invece non vedo male le scienze umanistiche, sono strettamente connesse al linguaggio e alla comunicazione, una funzione di importanza vitale che vorrei indagare nella mia tesi di laurea poiché penso che molti problemi derivino da semplici fraintendimenti nel piano della comunicazione.

Una connessione con qualcosa di utile non genera utilità.
Comunque nemmeno io vedo nulla di male nelle materie umanistiche, quando dico che sono "inutili" non intendo che "non andrebbero studiate".

Se i ricercatori di lingue creeranno una lingua priva di fraintendimenti sarà una rivoluzione di proporzioni bibliche.

Come minimo deve contenere le parentesi come piacciono a noi informatici:

Mangio una pera e una banana o una pesca.

È una frase che si può fraintendere.
Ma se diamo alle parentesi un significato di aggregazione risolviamo:

Mangio (una pera e una banana) o una pesca.

Mangio una pera e (una banana o una pesca).

Si distinguono i due significati.

Nel linguaggio parlato questo problema non c'è.
Infatti le parentesi (che sono la soluzione) si applicherebbero solo nel linguaggio scritto.

[Läggan]

Un nuovo linguaggio sono sicura che dovrebbe tenere conto di tutti gli sviluppi scientifici, quindi, perché no, prendere in prestito dai linguaggi informatici. Ma il fraintendimento non riguarda solo semplici frasi imprecise che potrebbero essere precisate in un secondo momento. Ti faccio un esempio: la percezione soggettiva del colore. Ci sono delle differenze tra come due persone vedono lo stesso colore, il problema è che non possiamo entrare nella testa di qualcun'altro per appurare in cosa queste differenze consistano. L'unico modo per accedere alla percezione soggettiva di qualcun'altro è che lui ce la descriva, con il linguaggio, e attualmente il nostro linguaggio non ci permette di descrivere in maniera inequivocabile che cos'è per noi il colore rosso. Magari descrivendolo alla perfezione in futuro saremmo in grado di far capire ad un cieco che cos'è il rosso. Per me questo è uno degli indirizzi che dovrebbe prendere la ricerca del linguista, assieme allo psicologo cognitivo.

[Aspie96]

Ha detto esattamente ciò che viene detto in questo video:
[youtube]evQsOFQju08[/youtube]

Comunque, anche nella nostra lingua attuale magari esiste qualche metodo molto complesso per descrivere il colore rosso.
Semplicemente, a noi due non viene in mente.