induzione
Inviato: 11/10/2015, 19:41
Salve a tutti.
non ho preparazione teorica in fisica e scarsi ricordi matematici, avendo però a lungo pasticciato con certi alternatori a magneti permanenti (sono un informatico in pensione e devo passarmi il tempo) l'induzione mi ha incuriosito. Devo dire che sono molto confuso: non sempre riesco ad inquadrare le osservazioni fatte con le teorie che cerco di comprendere.
Ho trovato un'ottima sintesi in
http://ppp.unipv.it/Silsis/Pagine/PDF/induzione.pdf
L’Induzione Elettromagnetica Fabio Bevilacqua Dipartimento di Fisica “A.Volta” Università di Pavia
... sembra dipendere solo dal moto relativo tra filo conduttore e magnete.
... Faraday: ... introdusse il concetto di linee di forza che si stabiliscono nello spazio intorno ai magneti. Il taglio di queste linee da parte del conduttore produce la corrente : maggiore la velocità, maggiore il numero di linee tagliate, maggiore la corrente
Faraday: spiegazione relativistica La spiegazione è relativistica come il fenomeno: se si muove il magnete con velocità uguale ed opposta rispetto al conduttore il numero di linee tagliate è lo stesso
Ho però letto altrove che con due bobine attorno ad un anello di ferro (un specie di trasformatore direi) Faraday verificò che si ha corrente per effetto della variazione della forza magnetica. Ovvio che questa *variazione* esiste anche quando si ha il *taglio*, Faraday immaginava *due* cause per l'induzione, oppure con la causa *variazione del campo magnetico* risolveva la questione? Sembrerebbe di no visto che Bevilacqua prosegue dicendo:
Maxwell: ... ricondusse tutti i fenomeni d’induzione ad una regola: la variazione nel tempo del flusso magnetico produce una forza elettromotrice
nel circuito, che a sua volta genera una corrente.
Maxwell: l’etere Quindi sia la variazione del numero delle linee d’induzione, che della forma del circuito, che della posizione relativa del circuito e del conduttore erano ricondotte ad una regola aurea unitaria. Questa regola è ancora oggi valida
Maxwell: modifica le idee di Faraday Maxwell spesso è considerato il matematizzatore delle idee di Faraday Ma a guardare bene Maxwell introdusse delle idee molto diverse da quelle di Faraday. Egli, infatti, a differenza di Faraday , credeva in un riferimento privilegiato: l’etere, e quindi spiegava la legge del flusso in modo diverso a seconda che sia il magnete a muoversi (o al variare d’intensità) o il circuito
Maxwell: le asimmetrie Nel primo caso le famose equazioni di Maxwell affermano che la variazione del “campo” magnetico produce un campo elettrico che a sua volta produce la corrente nel circuito; nel secondo caso la velocità rispetto all’etere del circuito interagendo con il “campo” magnetico produce una forza che genera la corrente senza la produzione di un campo elettrico. Mentre resisteva la simmetria del fenomeno, la spiegazione diventava asimmetrica, non relativistica.
Se ben intendo nel secondo caso si ipotizza quella che poi fu chiamata *forza di Lorentz*.
Quindi se io ho in una mano un magnete e nell'altra una spira, qualunque mano io muova il risultato non cambia, ma il meccanismo fisico è diverso (e questo per effetto dell'ipotesi dell'etere).
Discorso assai strano e difficile da digerire: sarebbe come dire che se io metto una bici con le ruote in aria e metto un bastoncino fra i raggi, le cose sono diverse se muovo il bastoncino oppure la ruota. Se anche esistesse l'etere, perchè immaginare che in un caso *collabori* al fenomeno induzione e nell'altro caso non possa farlo? Il movimento bastoncino-raggi è relativo come quello spira-magnete.
Bisogna proprio che qualche *fenomeno* osservato ai tempi di Maxwell lo abbia indotto a tale stranezza.
Ma quale potrebbe essere tale fenomeno?
...
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non ho preparazione teorica in fisica e scarsi ricordi matematici, avendo però a lungo pasticciato con certi alternatori a magneti permanenti (sono un informatico in pensione e devo passarmi il tempo) l'induzione mi ha incuriosito. Devo dire che sono molto confuso: non sempre riesco ad inquadrare le osservazioni fatte con le teorie che cerco di comprendere.
Ho trovato un'ottima sintesi in
http://ppp.unipv.it/Silsis/Pagine/PDF/induzione.pdf
L’Induzione Elettromagnetica Fabio Bevilacqua Dipartimento di Fisica “A.Volta” Università di Pavia
... sembra dipendere solo dal moto relativo tra filo conduttore e magnete.
... Faraday: ... introdusse il concetto di linee di forza che si stabiliscono nello spazio intorno ai magneti. Il taglio di queste linee da parte del conduttore produce la corrente : maggiore la velocità, maggiore il numero di linee tagliate, maggiore la corrente
Faraday: spiegazione relativistica La spiegazione è relativistica come il fenomeno: se si muove il magnete con velocità uguale ed opposta rispetto al conduttore il numero di linee tagliate è lo stesso
Ho però letto altrove che con due bobine attorno ad un anello di ferro (un specie di trasformatore direi) Faraday verificò che si ha corrente per effetto della variazione della forza magnetica. Ovvio che questa *variazione* esiste anche quando si ha il *taglio*, Faraday immaginava *due* cause per l'induzione, oppure con la causa *variazione del campo magnetico* risolveva la questione? Sembrerebbe di no visto che Bevilacqua prosegue dicendo:
Maxwell: ... ricondusse tutti i fenomeni d’induzione ad una regola: la variazione nel tempo del flusso magnetico produce una forza elettromotrice
nel circuito, che a sua volta genera una corrente.
Maxwell: l’etere Quindi sia la variazione del numero delle linee d’induzione, che della forma del circuito, che della posizione relativa del circuito e del conduttore erano ricondotte ad una regola aurea unitaria. Questa regola è ancora oggi valida
Maxwell: modifica le idee di Faraday Maxwell spesso è considerato il matematizzatore delle idee di Faraday Ma a guardare bene Maxwell introdusse delle idee molto diverse da quelle di Faraday. Egli, infatti, a differenza di Faraday , credeva in un riferimento privilegiato: l’etere, e quindi spiegava la legge del flusso in modo diverso a seconda che sia il magnete a muoversi (o al variare d’intensità) o il circuito
Maxwell: le asimmetrie Nel primo caso le famose equazioni di Maxwell affermano che la variazione del “campo” magnetico produce un campo elettrico che a sua volta produce la corrente nel circuito; nel secondo caso la velocità rispetto all’etere del circuito interagendo con il “campo” magnetico produce una forza che genera la corrente senza la produzione di un campo elettrico. Mentre resisteva la simmetria del fenomeno, la spiegazione diventava asimmetrica, non relativistica.
Se ben intendo nel secondo caso si ipotizza quella che poi fu chiamata *forza di Lorentz*.
Quindi se io ho in una mano un magnete e nell'altra una spira, qualunque mano io muova il risultato non cambia, ma il meccanismo fisico è diverso (e questo per effetto dell'ipotesi dell'etere).
Discorso assai strano e difficile da digerire: sarebbe come dire che se io metto una bici con le ruote in aria e metto un bastoncino fra i raggi, le cose sono diverse se muovo il bastoncino oppure la ruota. Se anche esistesse l'etere, perchè immaginare che in un caso *collabori* al fenomeno induzione e nell'altro caso non possa farlo? Il movimento bastoncino-raggi è relativo come quello spira-magnete.
Bisogna proprio che qualche *fenomeno* osservato ai tempi di Maxwell lo abbia indotto a tale stranezza.
Ma quale potrebbe essere tale fenomeno?
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