Aspie96 Forum

Ieri ho rivisto il video di Valentino a riguardo (https://www.youtube.com/watch?v=fDZHSn-7zeI)

Quale dei tre atteggiamenti è più frequente in voi? Tendete appunto, nei momenti di sovraccarico emotivo e sensoriale, a chiudervi in voi stessi (Shutdown) al punto da diventare perenemmente stanchi e fiacchi? Oppure al contrario (Meltdown) ad avere frequenti attacchi anche aggressivi in cui gridate e manifestate la vostra frustazione? Oppure tendete a comportarvi in maniera infantile e capricciosa (Tantrum?)

Ho anche trovato su internet che questi atteggiamenti possono essere dovuti ad una psiche in cui permangono caratteri infantili.

A questo proposito vorrei aggiungere anche un'esperienza personale.
Soffro di emicrania. Sono molto sensibile ai cambiamenti nel mio ritmo circadiano, anche la mancanza di una o due ore di sonno può essere estremamente debilitante per me. Ho sofferto di mal di testa cronico per un periodo, e così ho deciso di farmi vedere da un'algologa.
Mi ha detto che ho una "costituzione neuronale" particolare e che mi sarebbe utile imparare a rilassarmi e fare yoga.
E' possibile che molti Aspie (non abbiamo parlato di Sindrome di Asperger) vivano in un perenne stato di allarme, conscio o meno, e dunque per un nonnulla tendano a sovraeccitarsi e caricarsi emotivamente, molto più di quanto non farebbero i "neurotipici"? E come sempre accade dopo un rush di adrenalina/noradrenalina/dopamina, la classica risposta "attacca o fuggi", il più basilare istinto di sopravvivenza per gli animali, segue una fase neuronale ibitoria. A farla da padrone diventano neurotrasmettitori inibitori, come il GABA. E di conseguenza ecco lo "Shutdown". Inibizione totale (anche parzialmente sensoriale e mentale, con senso di stanchezza perenne) in seguito allo stress emotivo subito, che magari non ha avuto neanche modo di manifestarsi. E se lo fa, proprio perché vissuto in maniera più forte rispetto ad altri, ecco il "Meltdown".

Io ho avuto, nella mia vita, qualche meltdown, il più recente dei quali durante queste vacanze.
Per quanto riguarda lo shutdown non saprei: mi capita di chiudermi in me stesso, ma lo faccio volontariamente.
Mi capita di "spegnere il cervello", ma non in seguito ad un sovraccarico.

Raito92 ha scritto:E' possibile che molti Aspie (non abbiamo parlato di Sindrome di Asperger) vivano in un perenne stato di allarme, conscio o meno, e dunque per un nonnulla tendano a sovraeccitarsi e caricarsi emotivamente, molto più di quanto non farebbero i "neurotipici"?

Può darsi.
Un altro motivo dei sovraccarichi è che gli Aspie sono spesso più sensibili a determinate condizioni (stimoli o emozioni). Gli stimoli sono spesso letteralmente amplificati.

Un altro motivo dei sovraccarichi è che gli Aspie sono spesso più sensibili a determinate condizioni (stimoli o emozioni). Gli stimoli sono spesso letteralmente amplificati.

Io non riesco a stare tranquilla fuori di casa, sono sempre attentissima a tutto e ogni dettaglio che mi circonda. Il che alimenta uno stato di ansia perpetuo e alimenta l'introversione, anche in assenza di persone.
Ho spesso trovato questa condizione anche in non autistici, e ci si riferisce a persone sottoposte a "sovrastimolazione sensoriale" col termine di HSP (High Sensitive People).

Io ho avuto, nella mia vita, qualche meltdown, il più recente dei quali durante queste vacanze.

A me capita sempre e puntualmente d'Estate.

Raito92 ha scritto:A me capita sempre e puntualmente d'Estate.

Per me, invece, sono rari i meltdown.

Ho letto che meltdown e shutdown sono rispettivamente più comuni in donne e uomini nello spettro.

Può darsi, non lo sapevo proprio.

Sì, ho letto che i maschi tendono ad esprimere le proprie emozioni con scatti d'ira, violenza, e pianti, piuttosto che tenerle dentro e deprimersi. Il che non vuol dire che non possano avere occasionalmente la seconda reazione. E viceversa.

Certo, dipende dalle persone.

Anche io ho avuto l'ultimo meltdown questa estate... forse è più facile averli in estate perché si è più invasi da stimoli (???) Comunque non so se possano essere definiti meltdown veri e propri perché non è il classico "rompere tutto" come un pazzo, è qualcosa di più contenuto e spesso mi limito a strappare fogli o rompere piccoli oggetti che trovo al momento, giusto per sfogarmi, condendo il tutto con pensieri abbastanza perfidi alla Cecco Angiolieri Da piccolo mi capitavano molto spesso shutdown in situazioni sociali, anche se a volte mi chiudevo con tutti tranne che con uno o due amici.
Tantrum ne ho ancora adesso, anche per sciocchezze posso mandare a quel paese anche il mio più caro amico, salvo poi provare un modesto senso di colpa. L'ultimo tantrum rilevante risale alla scorsa settimana. Per un motivo che neanche ricordo.