Forse gli atei son molti
Inviato: 08/09/2015, 19:42
Prima di tutto, vorrei dire che con questa discussione, su un argomento "caldo", non voglio offendere nessuno.
Se il lettore crede in Dio, va benissimo così, se crede nella Bibbia va benissimo così. Persino se credesse nei Puffi andrebbe benissimo così.
Ma andiamo con ordine.
Io ho letto, in piccola parte, un libro del celebre illusionista britannico Derren Brown (che io amo perché si può scrivere sia "Derren" che "Darren", grazie alla sua scelta professionale: "Derren" è il suo nome reale, ma ha fatto spettacoli sotto il nome di "Darren V. Brown").
Egli parla, ad un certo punto, delle persone che sottopone ad ipnosi da palcoscenico e delle loro risposte alle sue domande, in seguito.
La domanda è (fatta, in privato e senza telecamere in funzione, a tali spettatori) se essi davvero, sul palco, credessero a quello che Darren diceva loro. Per esempio, in alcuni casi egli si rendeva "invisibile" (tramite l'ipnosi), ma davvero egli non lo vedevano?
Gli spettatori, stando a quello che lui racconta (e anche a quello che loro stessi raccontano), si sono divisi in tre categorie:
Le categorie sono elencate dalla più alla meno ampia.
Vorrei concentrarmi sulla seconda.
Potrebbe valere lo stesso per le persone molto religiose?
Non sto parlando, qui, di chi semplicemente crede in Dio, quella è un'opinione. Sto parlando di chi, per motivi religiosi, crede a cose palesemente errate, che oggi sappiamo per certo essere errate, come ad esempio il creazionismo.
Spesso, queste persone non vogliono confrontarsi.
Se fossero davvero sinceramente convinte delle proprie idee, allora l'atteggiamento sarebbe diverso, sarebbe più qualcosa del tipo: "Prova a dimostrarmi che ho torto, tanto non ci riuscirai mai!", non: "Non provarci, io credo nella Bibbia e basta!".
Chi crede veramente a ciò che dice non ha paura di confrontarsi con i fatti perché pensa (a ragione o a torto) che i fatti gli diano ragione.
Derren Brown condiziona i suoi spettatori in modo che loro assumano determinati comportamenti (che lui vuole) e la società condiziona le persone "affinché" credano alla religione ("affinché" tra virgolette perché non sto dicendo che sia intenzione di qualcuno, è semplicemente come funziona la sua società a causa della sua struttura, non necessariamente quello che qualcuno vuole).
Mi pare quindi plausibile che la società produca una condizione del genere.
Molte persone religiose non sono stupide e se si limitassero a ragionare capirebbero che alcune cose sono totalmente sbagliate. Il motivo per cui non lo capiscono è proprio che non ragionano, ma non perché non ne siano in grado, perché non vogliono farlo perché, in fondo in fondo, non credono, ma vogliono credere, dire di credere e, spesso, far sì che gli altri credano (è anche un modo per autoconvincersi) e agire conseguentemente alle proprie credenze.
Non sto affatto dicendo che lo facciano in cattiva fede, né che se ne rendano conto.
Voi che cosa ne pensate?
Aspetto.
Se il lettore crede in Dio, va benissimo così, se crede nella Bibbia va benissimo così. Persino se credesse nei Puffi andrebbe benissimo così.
Ma andiamo con ordine.
Io ho letto, in piccola parte, un libro del celebre illusionista britannico Derren Brown (che io amo perché si può scrivere sia "Derren" che "Darren", grazie alla sua scelta professionale: "Derren" è il suo nome reale, ma ha fatto spettacoli sotto il nome di "Darren V. Brown").
Egli parla, ad un certo punto, delle persone che sottopone ad ipnosi da palcoscenico e delle loro risposte alle sue domande, in seguito.
La domanda è (fatta, in privato e senza telecamere in funzione, a tali spettatori) se essi davvero, sul palco, credessero a quello che Darren diceva loro. Per esempio, in alcuni casi egli si rendeva "invisibile" (tramite l'ipnosi), ma davvero egli non lo vedevano?
Gli spettatori, stando a quello che lui racconta (e anche a quello che loro stessi raccontano), si sono divisi in tre categorie:
- Coloro che stavano semplicemente recitando. Non significa che gli sia stato detto di recitare, o che fosse tutto un "inganno", semplicemente questi spettatori hanno deciso di recitare e non erano davvero in "trance ipnotica".
- Coloro che razionalmente sapevano come stavano le cose, ma cercavano di non pensarci e si comportavano come Derren voleva.
- Coloro che erano sinceramente ipnotizzati e su cui le illusioni funzionavano al 100%.
Le categorie sono elencate dalla più alla meno ampia.
Vorrei concentrarmi sulla seconda.
Potrebbe valere lo stesso per le persone molto religiose?
Non sto parlando, qui, di chi semplicemente crede in Dio, quella è un'opinione. Sto parlando di chi, per motivi religiosi, crede a cose palesemente errate, che oggi sappiamo per certo essere errate, come ad esempio il creazionismo.
Spesso, queste persone non vogliono confrontarsi.
Se fossero davvero sinceramente convinte delle proprie idee, allora l'atteggiamento sarebbe diverso, sarebbe più qualcosa del tipo: "Prova a dimostrarmi che ho torto, tanto non ci riuscirai mai!", non: "Non provarci, io credo nella Bibbia e basta!".
Chi crede veramente a ciò che dice non ha paura di confrontarsi con i fatti perché pensa (a ragione o a torto) che i fatti gli diano ragione.
Derren Brown condiziona i suoi spettatori in modo che loro assumano determinati comportamenti (che lui vuole) e la società condiziona le persone "affinché" credano alla religione ("affinché" tra virgolette perché non sto dicendo che sia intenzione di qualcuno, è semplicemente come funziona la sua società a causa della sua struttura, non necessariamente quello che qualcuno vuole).
Mi pare quindi plausibile che la società produca una condizione del genere.
Molte persone religiose non sono stupide e se si limitassero a ragionare capirebbero che alcune cose sono totalmente sbagliate. Il motivo per cui non lo capiscono è proprio che non ragionano, ma non perché non ne siano in grado, perché non vogliono farlo perché, in fondo in fondo, non credono, ma vogliono credere, dire di credere e, spesso, far sì che gli altri credano (è anche un modo per autoconvincersi) e agire conseguentemente alle proprie credenze.
Non sto affatto dicendo che lo facciano in cattiva fede, né che se ne rendano conto.
Voi che cosa ne pensate?
Aspetto.