Scusa Francesco, non avevo visto la tua risposta
> > ginos ha scritto:
> > Mi permetto di riproprre una delle tre domande (non l'hai commentata) che per me è fondamentale come le altre
> > - E’ esatta la spiegazione che mi sono data sulla inattività dei fili paralleli al movimento dei magneti? (cioè che la corrente sarebbe indotta a girare *attorno* e non *lungo* il filo)
> ... credevo di aver risposto alla tua domanda dicendoti che ti sbagliavi su questo punto. Avresti ragione se il campo magnetico fosse parallelo ad ogni punto della sezione ortogonale o se almeno fosse simmetrico rispetto alla sua mediana.
purtroppo non mi sono spiegato bene, avrei dovuto trascrivere le premesse alla mia domanda, lo faccio ora (dal post 13.10.2015 ore 13:02):
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Posizionando poi una singola bobina in verticale ma coi fili *paralleli* al movimento nei magneti, la tensione, come noto, scende a zero, quindi questi tratti di filo *non sono attivi* e questo può sembrare strano. In realtà l’interazione non dovrebbe avvenire neanche col filo, ma *con gli elettroni del filo*. Cosa hanno di diverso gli elettroni dei fili paralleli al movimento dei magneti? Nulla, forse è colpa della *ortogonalità delle forze in gioco*, forse in quei tratti di filo la corrente sarebbe indotta a procedere *attorno* al filo, cioè girerebbe a vuoto
Per ora mi fermo qui e chiedo:
- E’ esatta la spiegazione che mi sono data sulla inattività dei fili paralleli al movimento dei magneti? .....
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magari è più chiaro considerare la parte a destra di questo schizzo (sotto, dove c'è scritto MAGNETE IN ROTAZIONE)
una sopra l'altra, vedi due spire (il test è reale, naturalmente eseguito separatamente per le due spire)
una è rotonda e centrata col movimento di un singolo magnete (quadrato nero con freccia), l'altra è a forma di stella
il cerchio non fa ddp (ne fa un pochino dove c'è la deviazione verso il tester)
la stella ne fa un bel po' (ed è questo fatto, credo, che induce taluni a parlare, credo erroneamente, di *taglio*)
ma se non è il *taglio* mancante, qual'è la spiegazione?
Credo che quella da me riferita corrisponda a quella ufficiale, ma volevo esserne sicuro (ovvio che avrei anche qui da sollevare obiezioni ... sono proprio un rompiscatole
)
chiarito questo, la tua risposta resta molto interessante (non certo però come le buone cose che stavi cucinando per i tuoi)
> Ma la tua geometria non rispecchia nessuna di queste due condizioni. Certamente è corretto dire che i contributi dovuti alle interazioni con le due sezioni perpendicolari all'asse di rotazione (e anche di quella parallela più distante) sono trascurabili rispetto agli effetti prodotti sulla sezione prossima al magnete. Ma dire che siano nulli è una cosa diversa.
Ora devo chiudere, mia moglie ha chiamato e sta arrivanfo, anche mio figlio è rientrato e quindi mi dedico alla cena.
Ti anticipo brevemente, poi ci tornerò, che il tuo professore non ha nemmeno tutti i torti nell'asserire che i contributi dovuti a sezioni diverse della spira possano avere effetti opposti.
infatti si vede benissimo dalla leggera variazione di ddp che compare a salire dallo *scalino* di 60 mm: io me lo spiego perchè forse da quella *zona* il campo sta *ripiegando* verso il polo opposto (si capisce bene disegnando le linee del campo, certamente una fantasia, ma certamente utili per rappresentare le cose)
> Anzi, in alcune delle condizioni che tu adotti ciò è certamente vero. Quello che non è vero è che i contributi opposti possano arrivare ad annullarsi reciprocamente. Se ti ha detto questo ti ha dato una risposta generica senza valutare con attenzione le asimmetrie della tua geometria. E' un peccato veniale e, probabilmente, solo una disattenzione.
invece no, è in questa *zona temporale* che l'interlocutore ha rifiutato di conversare meco: o io ho detto qualche cazzata intollerabile, oppure s'è accorto d'aver fatto uno svarione (e sai com'è difficile ammettere di poter sbagliare, per tutti).
> La verità è che la geometria del tuo esperimento è veramente sventurata.
è *volutamente* sventurata
ho portato la situazione al limite per eliminare tutte le possibili concause
Ma per caso, perchè per il problema originario (qui mai affrontato: l'inversione di segno al di là del centro di rotazione) al *limite* non c'ero arrivato
per arrivarci avrei dovuto eliminare il polo opposto, mi sarebbe servito un magnete lunghissimo (roba un po' difficiole) oppure un monopolo
> Voglio dire che io potrei anche scrivere le equazioni corrette ma non protrei mai risolverle analiticamente. Per farlo, la tua geometria mi costringe a calcolare veramente il campo, che è una cosa praticamente impossibile per quanto ti ho detto prima. E' per quello che serve ricorrere ad una soluzione approssimata. Si chiama calcolo ad elementi finiti.
beh, quel tuo collega, certamente molto bravo, anche come programmatore, aveva trovato una buona approssimazione, aveva esibito delle curve
assai ben apporossimate a ciò che mostrava il tester
> Ma se il calcolo deve fornirmi anche cosa succede nelle sezioni di spira meno "attive", per utilizzare le tue parole, l'approssimazione deve essere molto buona. Altrimenti l'errore dovuto alle incertezze numeriche diverrebbe confrontabile o superiore al valore del segnale che vorrei calcolare. In pratica, la mia simulazione non fornirebbe risultati migliori di quelli prodotti dal tuo oscilloscopio.
forse è per questo che la cosa si è interrotta con la famigerata ddp tendentea zero in pos. 3