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favola scientifica

La fisica, lo studio della natura, la regina di tutte le scienze. Non poteva non avere un'area dedicata.
teoria del tutto
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Re: favola scientifica

Messaggio da teoria del tutto » 08/12/2015, 23:43

Lei ha ragione ma finche voi fisici non avete una risposta identica per tutti anche la mia puo essere valovole,ma mentre voi le sperimentate io devo trovare le risposte, nei vostri esperimenti sbagliati.questa sara anche una storia ma mi sembra piu realistica della fisica attuale.una materia nata dal nulla equivale alla fata che trasforma la zucca in carrozza,ma almeno lei e' partita da una zucca voi non avete nemmeno quella.almeno la mia teoria dice che ce' stata una magia(un inizio) e vediamo quello che non esiste( la materia).
teoria del tutto
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Re: favola scientifica

Messaggio da teoria del tutto » 08/12/2015, 23:46

Voi dal nulla avete la materia.io dal nulla ho qualcosa che sembra materia ma non lo e'.
teoria del tutto
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Re: favola scientifica

Messaggio da teoria del tutto » 09/12/2015, 0:03

Alla fine la luce è una magia.esiste ma non esiste.se non vi è materia ,la luce è magia, se vi è materia senza luce è un'incubo,se la magia porta la materia è un desiderio realizzato.
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Re: favola scientifica

Messaggio da francesco.aliotta » 09/12/2015, 7:43

Aspie96
Concludo dicendo che leggere Aliotta che da del "lei" confonde.


Hai ragione! Mi sono stupito anch'io nel rileggermi. Dev'essere stato quel sono un'insegnante di scuola primaria nell'incipit di tinex. L'ho vista tra i banchi ed ho provato ad immaginare come mi sarebbe apparso quel racconto da bambino.
E devo aver inconsapevolmente cortocircuitato la situazione.
In pratica...è stato un evidente momento di regresso :oops:
Anche se credo altamente improbabile che, anagraficamente, io possa occupare uno dei banchi della classe di Tinex. ;)
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Re: favola scientifica

Messaggio da tinex » 09/12/2015, 18:45

Ringrazio tutti quelli che sono intervenuti finora, per il parere scientifico e per l'esperienza personale :D
Non sono ancora sicura di servirmi di questo testo, semmai lo facessi lo farò seguendo i consigli di francesco, la userei come una favola e nulla più.
Però a questo punto approfitto della vostra gentilezza e vi chiedo, se vi va, di mettermi in evidenza i punti critici di tipo scientifico, se ce ne sono altri, oltre quelli sollevati da Aspie96... perché sapete a me sembrava corretta :shock: ... ma la mia formazione scientifica risale a un po' di anni fa e sicuramente va rispolverata :D
Non ho, però, ben capito chi scrive su questo forum... siete studenti, ricercatori (intendo quelli ufficiali, cattedratici) ... o amatori, curiosi, ricercatori (intendo quelli veri ;) )... Non è che voglia conoscere i vostri curriculum, ma solo capire un po' meglio. Grazie :D
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Re: favola scientifica

Messaggio da tinex » 09/12/2015, 19:02

Comunque, sono sicura che nessuno di voi vorrà sapere la mia età... perché non si chiedono gli anni ad una signora ;)
Non escludo che qualcuno dei presenti potrebbe essere stato un mio alunno (mi riferisco sempre all'età)... in ogni caso va benissimo se mi date del tu... mi farete sentire più giovane :D
E poi mi piace pensare che questa può essere una di quelle belle occasioni dove anch'io continuo ad imparare :)
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Re: favola scientifica

Messaggio da francesco.aliotta » 09/12/2015, 19:25

Però a questo punto approfitto della vostra gentilezza e vi chiedo, se vi va, di mettermi in evidenza i punti critici di tipo scientifico


Oltre a quelli evidenziati da Aspie96, ci sono moltissime imprecisioni.
Ad esempio

La massa incandescente della Terra era fatta di particelle piccolissime e furono proprio queste che si trasformarono in rocce, acqua e aria.


Sulla Terra, che non era incandescente non si formò niente, a parte alcune delle molecole più complesse da cui poi nacque la vita. La maggior parte delle molecole si depositarono già formate altrove, acqua inclusa. Tutti gli elementi, inclusi i metalli più pesanti, sono il risultato di reazioni di fusione avvenuti nelle stelle. La temperatura esistente al centro della Terra è il risultato delle enormi forze di pressione esercitate e che sono andate aumentando nel tempo durante il periodo di accrescimento del planetesimo iniziale.
La Terrà è quindi un oggetto che andò riscaldandosi nel tempo e non un'oggetto inizialmente caldo che andò raffreddandosi come uno potrebbe dedurre dal racconto.

Quando qualcosa si riscalda, si espande, e espandendosi diventa più leggera e va verso l’alto, come una bolla d’aria nell’acqua.


Anche frasi di questo tipo sono fuorvianti. Perchè danno un senso di generalità a fatti che invece non sono generali. Ad esempio, l'acqua a temperature sufficientemente basse si dilata raffreddando e non si contrae, come sa chiunque abbia sperimentato la rottura di una bottiglia colma inserita in un freezer. E l'acqua è solo un esempio comune. Non si tratta di un'anomalia (se vogliamo chiamarla anomalia) unica.

Devo dire che, a voler essere puntigliosi, l'errore scientifico più grave è quello di pensare che l'Universo obbedisca a delle leggi ferree. Sembra la visione arcaica di un Universo orologio. Va bene con l'idea dell'esistenza di un Orologiaio, come nel racconto, ma non corrisponde al vero. Le leggi sono solo una creazione umana, sono provvisorie perchè rappresentano solo approssimazioni. Non sono immutabili perchè, in quanto creazioni umane, si evolvono e si modificano man mano che le nostre conoscenze dei dettagli aumentano. Ma sempre approssimazioni rimangono. In fondo, se esiste un orologiaio quell'orologiaio è l'Uomo. Ed è un orologiaio mediocre. Il bello della Scienza è che si tratta di un gioco creativo, di un'invenzione e non di un semplice problema di ingegneria inversa. Mentre nel racconto il fascino sta nelle leggi che esistono indipendentemente dall'Uomo. Il che toglie certamente molto fascino alla Scienza. Nel racconto sembra che la Scienza sia un atto contemplativo mentre invece è, per l'appunto, un atto creativo.

Questo giusto per dirti (passo a darti del tu com'è mio solito e come ha fatto notare Aspie96) cos'è che trovo di criticabile nel racconto. Ma poi, se devo raccontarlo ad un bambino non mi verrebbe in mente proprio di stare a fare discussioni di questo tipo. Se iniziassi a dirgli che le Leggi di Natura sono un'invenzione umana dovuta alla nostra necessità di razionalizzare le cose (adattandole ai nostri processi mentali) credo che gli confonderei inutilmente le idee. Avrà tempo per iniziare a ragionare sulla Filosofia della Conoscenza.
Comunque, questo vuol dire solo che io non sarei capace di affrontare in maniera produttiva un discorso di questo tipo con dei bambini. Non vuol dire che altri non possano farlo facendo un buon lavoro.

Non ho, però, ben capito chi scrive su questo forum... siete studenti, ricercatori (intendo quelli ufficiali, cattedratici) ... o amatori, curiosi, ricercatori (intendo quelli veri ;) )


In questo forum c'è un po' di tutto. Io in particolare sono un Fisico e lavoro per il CNR. Non sono propriamente un ragazzino, dato che ho già compiuto la bellezza di 62 anni! Ma l'età media del forum è decisamente più bassa...anche se io non sono il decano.
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Re: favola scientifica

Messaggio da tinex » 09/12/2015, 19:56

Grazie mille Francesco!
No, tu non potresti essere stato un mio alunno ;)
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Re: favola scientifica

Messaggio da teoria del tutto » 09/12/2015, 23:03

Perche' deve venire da altrove la materia che compone la terra?non potrebbe essere il rafreddamento di un sole che attirando piccole quantita di materia(usando la sua gravita)si sia rafreddato.per spegnere un fuoco lo si soffoca anche con la sabbia.se il sole fondesse due atomi di idrogeno poi quatro ecc..da piccole particelle puo arrivare a grossi atomi senza cercarli altrove.continuando a comprimerli e rafreddarli formerebbe un pianeta.
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Re: favola scientifica

Messaggio da teoria del tutto » 09/12/2015, 23:33

Il racconto come me considera la terra come una bolla,ma siccome chi l'ha scritto ritiene l'universo come fermo pensa che la terra arrivi alla fine del'universo e poi torna al centro.l'universo invece si sta espandendo continuando a formarsi quindi le bolle e in questo caso la terra non sa ancora dove deve andare quindi si regola con i pianeti piu vicini
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