Stiamo facendo manutenzione.

Sempre gli ultimi di cui ci si ricorda

Ebbene sì, accettiamo anche questi.
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Raito92
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Sempre gli ultimi di cui ci si ricorda

Messaggio da Raito92 » 18/08/2014, 15:23

Volevo chiedere ad altre persone con tratti dello spettro autistico se gli capita con una certa frequenza che la gente sotto intenda che non si sia interessati ad uscire con loro mentre invece ogni tanto potrebbe anche essere interessante. Oppure di non essere invitati ad un compleanno ed essere comunque sempre l'ultima persona a cui si pensa quando si tratta di divertirsi, uscire o organizzare una sorpresa.

Siamo davvero persone così invisibili che la gente spesso non si prende la briga di invitarci neanche per educazione?

Sarò ingenua io ma mi aspettavo almeno un invito alla laurea da gente con cui ho condiviso i banchi all'università e prestato appunti su appunti oltre che scambiato le solite chiacchiere di poco rilievo. Soprattutto dopo che io ho rivolto un invito a tutti. E invece alcune di quelle stesse persone che mi hanno fatto visita non si sono neanche degnate di farmi sapere che sí laureavano e chiedermi se volevo venire.
Samuele
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Re: Sempre gli ultimi di cui ci si ricorda

Messaggio da Samuele » 18/08/2014, 15:34

Non ho tratti aspie, ma mi permetto di rispondere lo stesso.
Ti dirò che pur non essendo aspie e non essermi ancora laureato (ma neanche diplomato data la mia età) capisco cosa vuoi dire e ti informo che non succede solo con gli aspie, ma anche con le persone normali (me ad esempio). Penso che, a livello psicoanalitico, la motivazione sia da attribuire ad una sorta di paura inconscia che non porta gli essere umani (forse anche altri animali) a modificare di troppo il loro comportamento, in questo caso di conoscere persone diverse che potrebbero portare nuove conoscenze o confutare/non accettare le loro. Quindi pensala così: posso mettervi paura semplicemente con la mia conoscenza e senza alzare un dito :twisted:
Occhio a non diventarmi Darth Vader.
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Raito92
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Re: Sempre gli ultimi di cui ci si ricorda

Messaggio da Raito92 » 18/08/2014, 15:53

Occhio a non diventarmi Darth Vader.

Sono già Light Yagami e mi vado bene così. :D

Comunque sono d'accordo, in generale credo che (purtroppo) la maggior parte della gente sia banale e superficiale. Vive di interazioni sociali frivole che alla lunga fatico realmente a capire. Perché mi sembrano vuote e prive di reale significato. E di conseguenza non appena, come hai detto tu, si incontra una persona "diversa" dal proprio sè, che non riesce a stare a questa sorta di gioco implicito che la società impone (devi essere socievole, sciocco, scherzoso, estroverso, spigliato e divertente, e anche un po' "fighetto" altrimenti la gente non ti vorrà) si tende a scordarsi di lei. Naturalmente ciò vale anche se la persona in questione ha fatto dei favori a chi si dimentica puntualmente di lei. Ferendola puntualmente, poiché spesso questi "quasi esclusi" hanno una sensibilità maggiore della media.
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Re: Sempre gli ultimi di cui ci si ricorda

Messaggio da Samuele » 18/08/2014, 16:43

Raito, passa al lato oscuro della forza! Usa la psicologia e la tua mente superiore per controllarli!
Dopo questo piccolo delirio, ci terrei a dirti una cosa: è tanto facile vivere alla giornata fregandosene delle cose veramente importanti, per cui, alla luce di queste considerazioni, lascio decidere a te chi è il migliore tra il classico fighetto cerebroleso e te ;)

May the force be with you!
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Re: Sempre gli ultimi di cui ci si ricorda

Messaggio da Raito92 » 18/08/2014, 19:05

Facile, sì, peccato che esistano anche delle persone un po più di lunghe vedute. Spesso malviste perché appunto la società proclama l'esatto opposto.
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Re: Sempre gli ultimi di cui ci si ricorda

Messaggio da Aspie96 » 21/08/2014, 20:38

Raito92 ha scritto:Volevo chiedere ad altre persone con tratti dello spettro autistico se gli capita con una certa frequenza che la gente sotto intenda che non si sia interessati ad uscire con loro mentre invece ogni tanto potrebbe anche essere interessante. Oppure di non essere invitati ad un compleanno ed essere comunque sempre l'ultima persona a cui si pensa quando si tratta di divertirsi, uscire o organizzare una sorpresa.

Non solo non mi capita, ma ho il problema opposto: vorrei starmene per i cavoli miei, ma a volte (comunque raramente, per fortuna) vengo invitato e ci metto molto a rifiutare.

Samuele ha scritto:Non ho tratti aspie, ma mi permetto di rispondere lo stesso.

Come ti permetti? LICENZIATO :mrgreen:

Samuele ha scritto:Ti dirò che pur non essendo aspie e non essermi ancora laureato (ma neanche diplomato data la mia età)

C'è chi alla tua età (che poi è circa la mia) ha (o avrà) già la laurea da un pezzo.
No, non sto scherzando.

Raito92 ha scritto:
Occhio a non diventarmi Darth Vader.

Sono già Light Yagami e mi vado bene così. :D

Mi fate sentire ignorante.

Comunque, una motivazione per cui alcune persone potrebbero non essere invitate ad una festa è perché reputate "noiose".
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Re: Sempre gli ultimi di cui ci si ricorda

Messaggio da Raito92 » 21/08/2014, 22:10

Non solo non mi capita, ma ho il problema opposto: vorrei starmene per i cavoli miei, ma a volte (comunque raramente, per fortuna) vengo invitato e ci metto molto a rifiutare.


Beh, sei fortunato ad essere circondato da persone che ti apprezzino. :D

Comunque, una motivazione per cui alcune persone potrebbero non essere invitate ad una festa è perché reputate "noiose".


Ecco, era qui che volevo arrivare. Noi Aspie, se non inseriti negli ambienti giusti e con le persone giuste, possiamo risultarlo eccome! A meno di "mascherarci socialmente". Una vera pena, per noi e per gli altri.

Light Yagami


https://www.youtube.com/watch?v=Y8oHiTn9Q-g
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Re: Sempre gli ultimi di cui ci si ricorda

Messaggio da Aspie96 » 22/08/2014, 10:23

Raito92 ha scritto:Ecco, era qui che volevo arrivare. Noi Aspie, se non inseriti negli ambienti giusti e con le persone giuste, possiamo risultarlo eccome! A meno di "mascherarci socialmente". Una vera pena, per noi e per gli altri.

Per questo non capisco i motivi degli inviti: non solo se andassi ad una festa come invitato mi annoierei, ma annoierei anche gli altri invitati (infatti utilizzo questa argomentazione per snobbare gli inviti).
Forse è una sorta di sfida: "Se riesco a convincere lui a venire alla festa, posso fare tutto".
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Re: Sempre gli ultimi di cui ci si ricorda

Messaggio da Raito92 » 22/08/2014, 10:26

LOL. Ha senso. Io invece andavo e pensavo ai fatti miei tutto il tempo oltre che sentirmi fuori luogo.
Darwin
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Re: Sempre gli ultimi di cui ci si ricorda

Messaggio da Darwin » 20/10/2014, 13:50

Vengo spesso invitato da alcuni compagni miei (amici più stretti) ad andare, dopo la scuola, in qualche locale a mangiare o semplicemente in giro.
Spesso e volentieri rifiuto categoricamente perché non mi piace andare in giro senza meta, rimbambito come sono probabilmente mi perderei, mi annoio molto se sto in compagnia.
Vado altresì volentieri d'estate al mare, anche se preferisco spiagge poco affollate e sto tutto il tempo in acqua, lontano da tutti i bagnanti che non conosco.
Le spiagge affollate mi danno sui nervi.
"Non riesco a persuadermi che un Dio benefico e onnipotente abbia volutamente creato gli icneumonidi con l'espressa intenzione che essi si nutrano entro il corpo vivente dei bruchi"
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