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Le frasi più odiose (e comuni) rivolte a noi Aspie

In questa area si parla di autismo e Sindrome di Asperger.
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Aspie96
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Re: Le frasi più odiose (e comuni) rivolte a noi Aspie

Messaggio da Aspie96 » 22/12/2014, 14:50

Anche io tendo (e sopratutto tendevo) a salutare per secondo.

In generale, però, a pochi dà fastidio essere salutati, mentre potrebbe essere considerata un'offesa non esserlo.
Quindi, nel dubbio, saluta.
ertimidone
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Re: Le frasi più odiose (e comuni) rivolte a noi Aspie

Messaggio da ertimidone » 27/01/2015, 13:49

Perchè non mi guardi negli occhi ?
dalla vita solo il meglio :-)
francesco.aliotta
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Re: Le frasi più odiose (e comuni) rivolte a noi Aspie

Messaggio da francesco.aliotta » 27/01/2015, 17:51

ertimidone ha scritto:
Perchè non mi guardi negli occhi ?


Ragazzi non so che dirvi. Comunque state certi che ci sono sempre domande o commenti odiosi, o più banalmente stupidi, rivolti ad ognuno di noi, indipendentemente dalla definizione di "noi" che vogliamo dare.

Che dirvi, ammetto che anch'io, se il mio interlocutore non mi guarda, provo un po' di fastidio. Probabilmente ho bisogno di stabilire una sorta di contatto per comunicare. Al telefono sono una frana: difficilmente una mia conversazione telefonica si protrae sino a raggiungere il minuto. Al computer le cose sono diverse. Non so perchè. Forse perchè il video e la tastiera riescono a rappresentare una presenza fisica.

Io credo di poter essere definito ragionevolmente "normale". Almeno, non credo di avere particolari difficoltà a relazionarmi con gli altri. Spesso sono addirittura giudicato un estroverso. Ma certamente anch'io, come tutti, ho le mie "strane" peculiarità.

Ad esempio, al contrario di quanto accade ad ertimidone, la domanda che mi viene rivolta di frequente è del tipo: perchè mi fissi? E devo dire che nella maggior parte dei casi io non sto fissando nessuno. Capita, spessissimo, che l'argomento di discussione che mi propone l'interlocutore sia per me noioso. Immancabilmente mi ritrovo a non seguirlo e ad iniziare a seguire miei ragionamenti su cose che, per me, sono più interessanti. Risultato, il mio sguardo è letteralmente rivolto al vuoto, ma il mio interlocutore crede che io lo stia fissando. Crede che io sia stupito dalle sue parole o che lo fissi perché mi sembra che il suo ragionamento sia strano. Ma io non ho la più pallida idea di ciò che egli stia dicendo! Certo, se fossi sincero dovrei dirgli che mi sto semplicemente estraniando perché è riuscito ad annoiarmi. Ma ho imparato che lui si offenderebbe. Ed io non voglio offenderlo! Probabilmente lui è anche un mio amico, cioè una persona con cui generalmente condivido con piacere alcuni momenti. Ma non quel momento in particolare. Ed allora rispondo dicendo qualche cazzata. Lui è soddisfatto ed io riprendo il corso dei miei pensieri. Potrei provare a tenere atteggiamenti diversi, e a volte ci provo. Ma è inutile. E' più forte di me! Se mi annoio, mi estraneo. Come ha detto qualcuno di voi "io sono fatto così". E allora? Ognuno di noi è fatto a modo suo, anche quelli che si autodefiniscono "normali". Io credo che l'importante, qualunque cosa noi siamo, sia accettarsi per ciò che siamo ed accettare gli altri (almeno quelli a cui, in qualche modo, teniamo) per quello che sono. Cercare di cambiare noi stessi o provare a cambiare gli altri mi sembra proprio uno sforzo inutile. Cioè noioso! Io mi estranierei nel farlo e mi troverei come uno stupido a fissare il vuoto per sentirmi chiedere, ancora una volta: perché mi fissi?
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Aspie96
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Re: Le frasi più odiose (e comuni) rivolte a noi Aspie

Messaggio da Aspie96 » 27/01/2015, 21:23

francesco.aliotta ha scritto:Ragazzi non so che dirvi. Comunque state certi che ci sono sempre domande o commenti odiosi, o più banalmente stupidi, rivolti ad ognuno di noi, indipendentemente dalla definizione di "noi" che vogliamo dare.

Assolutamente concordo!

francesco.aliotta ha scritto:Che dirvi, ammetto che anch'io, se il mio interlocutore non mi guarda, provo un po' di fastidio.

È una situazione in cui nessuna delle due parti ha ragione o torto.
Se Francesco parlasse con ertimidone, Francesco direbbe di guardarlo negli occhi ed ertimidone si ostinerebbe a non farlo.
Ne risulterebbero entrambi infastiditi e, con ottime probabilità, almeno inizialmente, d'istinto, ognuno darebbe la colpa all'altro.

francesco.aliotta ha scritto:Ma certamente anch'io, come tutti, ho le mie "strane" peculiarità.

Questo "come tutti" è oggettivo e assoluto.
Infatti, non avere (altre) peculiarità sarebbe a sua volta una peculiarità.

francesco.aliotta ha scritto:Ad esempio, al contrario di quanto accade ad ertimidone, la domanda che mi viene rivolta di frequente è del tipo: perchè mi fissi?

Questo è accaduto (e accade) anche a me. Ma spesso non guardo l'interlocutore.
Istintivamente (ovviamente ho imparato a "truccare" il mio comportamento) non faccio eye-contact, ma potrei essere il famoso pazzo che ti fissa sul pullman.

francesco.aliotta ha scritto:Capita, spessissimo, che l'argomento di discussione che mi propone l'interlocutore sia per me noioso. Immancabilmente mi ritrovo a non seguirlo e ad iniziare a seguire miei ragionamenti su cose che, per me, sono più interessanti.

A me capita una cosa analoga per le small-talk.
La cosa interessante è che le small-talk sono una cosa difficile per me e quando mi vengono bene e riesco a sostenerle senza troppo sforzo è un successo.
Spesso mi capita (e la cosa mi fa ridere, a volte la racconto successivamente) di sostenere una small-talk. Perfetto, è andata bene, small-talk ben fatta. Peccato che poi mi accorga di non aver parlato di cose personali (o al limite del tempo atmosferico), ma di argomenti scientifici (o, a volte, relativi all'informatica).

Aspie96 ha scritto:Io credo che l'importante, qualunque cosa noi siamo, sia accettarsi per ciò che siamo ed accettare gli altri (almeno quelli a cui, in qualche modo, teniamo) per quello che sono.

Dipende.
Se ho istinti omicidi è meglio che prenda seriamente in considerazione l'idea di cambiarmi.

Inoltre, cambiare, o fingere di cambiare, è una cosa spesso utile o necessaria.
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