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La sottile linea di confine fra Aspie e spettro autistico

In questa area si parla di autismo e Sindrome di Asperger.
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Raito92
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La sottile linea di confine fra Aspie e spettro autistico

Messaggio da Raito92 » 18/08/2014, 15:12

Esiste un criterio ben definito per distinguere una persona che possiede caratteristiche annoverabili nello spettro autistico da una con sindrome di Asperger? Una linea di confine fra le due categorie? O semplicemente tanto più le caratteristiche dello spettro sono evidenti tanto più si è Aspie?
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Raito92
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Re: La sottile linea di confine fra Aspie e spettro autistic

Messaggio da Raito92 » 18/08/2014, 16:05

Come dicevo qui (altre-scienze/test-mbti-e-teoria-di-jung-t144.html) secondo tale teoria, le persone sono divisibili in 16 categorie in funzione del loro modo di rapportarsi al mondo. Alcune tipologie di persone particolarmente rare per modo di porsi e ragionare (INTP e INTJ, annoverabili rispettivamente fra il 3 e l'1% della popolazione generale circa) avrebbero tratti fortemente comuni a coloro che presentano caratteristiche autistiche, fra cui la forte razionalità, la puntualità nell'esprimersi, la tendenza ad essere piuttosto solitari e riservati, l'interesse tipico per le materie scientifiche, la scarsa comprensione delle norme sociali, la tendenza ad essere a volte troppo diretti, la scarsa manualità, il forte astrattismo, la difficoltà anche con gesti e "la vita di tutti i giorni", così come pure la scarsa comprensione del flirt e delle beghe amorose.

Quindi una persona con personalità INTJ o INTP particolarmente marcata potrebbe somigliare ad un autistico senza effettivamente esserlo. Per contro, secondo alcuni studi la percentuale maggiore di autistici si annovera proprio in queste due tipologie. E' come un cane che si morde la coda, in un certo senso, ma senz'altro presuppone una base neurologica comune.

A mio avviso la differenza fra un INTJ/INTP e un autistico è la maggiore capacità del primo di comprendere le intenzioni del prossimo, e di comprendere i sottointesi, come pure di mentire e reggere il doppio gioco. Confine non sempre però identificabile tanto facilmente.
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Re: La sottile linea di confine fra Aspie e spettro autistic

Messaggio da Aspie96 » 21/08/2014, 20:30

Un autistico appartiene comunque ad uno di questi gruppi.

Considera che quello fra NT e autismo è un continuum, quindi è possibile che alcuni gruppi siano più vicini all'autismo di altri.

Detto questo, ci sono anche autistici estroversi.
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Re: La sottile linea di confine fra Aspie e spettro autistic

Messaggio da Raito92 » 21/08/2014, 22:12

Detto questo, ci sono anche autistici estroversi.


Però immagino che non presentino ansia sociale o altri sintomi associati al contatto con altri. Altrimenti sarebbero un controsenso vivente. O se li hanno si comportino come introversi proprio per lenire lo stress che provocherebbe stare troppo in mezzo alle persone.
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Re: La sottile linea di confine fra Aspie e spettro autistic

Messaggio da Aspie96 » 22/08/2014, 10:15

Esatto, ci sono autistici estroversi che diventano introversi perché non riescono a "funzionare" come estroversi.

È comunque da ricordare che i discorsi su introversione ed estroversione sono sempre un po' vaghi perché non c'è una definizione universalmente accettata dei due termini.
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Re: La sottile linea di confine fra Aspie e spettro autistic

Messaggio da Raito92 » 22/08/2014, 10:31

Sono d'accordo. Per esempio nel senso comune un estroverso è una persona socievole e 'ricaricata' dalla presenza degli altri. L'introverso è più riservato e la socialità lo stanca.
Secondo Jung invece un introverso vede se stesso in funzione del mondo. Invece un estroverso si sente più come parte di un tutto. Il primo di conseguenza è più introspettivo e a volte anche egocentrico.
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Re: La sottile linea di confine fra Aspie e spettro autistic

Messaggio da Aspie96 » 22/08/2014, 10:42

Molti, invece, si basano su come ti "rigeneri", credo sia oggi la definizione più condivisa (ma, come detto, non universalmente).
S ti "rigeneri" da sola sei introversa, se lo fai parlando con gli altri sei estroversa.
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Re: La sottile linea di confine fra Aspie e spettro autistic

Messaggio da Raito92 » 22/08/2014, 10:54

Anche. E quindi analogamente e specularmente, come dicevo, su cosa ti energizza. Però questo non tiene conto di eventuali estroversi con fobia e/o ansia sociale che potrebbero sembrare introversi.
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Re: La sottile linea di confine fra Aspie e spettro autistic

Messaggio da Darwin » 01/11/2014, 13:57

Io non so se sono estroverso o introverso....
Dopo una situazione sociale (specie con persone che non conosco) poi successivamente vado in una specie di "micro-shutdown", mi chiudo in camera, ascolto musica a palla e sto solo per tutta la giornata. A volte però per "ricrearmi" decido di stare con qualche amico, trovo due o tre persone fidate e stiamo insieme sotto casa a non fare niente (io sopratutto :lol: ), ma almeno stiamo insieme. Li vedo come un'alternativa a stare chiuso in casa. Cosa non sempre possibile.
Nonostante ciò, anche loro (con cui sto, rido e scherzo ben volentieri) dicono che sono asociale perché sanno che mi isolo abbastanza spesso e, se mi propongono un gioco o un'attività per passare il tempo, io rifiuto quasi sempre.
"Non riesco a persuadermi che un Dio benefico e onnipotente abbia volutamente creato gli icneumonidi con l'espressa intenzione che essi si nutrano entro il corpo vivente dei bruchi"
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Re: La sottile linea di confine fra Aspie e spettro autistic

Messaggio da Aspie96 » 01/11/2014, 14:44

Bello essere l'alternativa dello stare chiusi in camera :P
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