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La Sindrome di Asperger

In questa area si parla di autismo e Sindrome di Asperger.
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Aspie96
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La Sindrome di Asperger

Messaggio da Aspie96 » 07/07/2014, 10:12


Ho creato un forum collegato al mio canale YouTube (in cui parlo della sindrome di Asperger).
Il mio nickname è Aspie96 (Aspie significa che ha tratti Asperger) e non ho ancora creato un articolo sulla Sindrome di Asperger.
Male, Male, Male!

La Sindrome di Asperger è, formalmente parlando, un disturbo pervasivo dello sviluppo (DSP: Pervasive Developmental Disorder) ed è legata all'autismo.

Per illustrare questa sindrome occorre parlare di "funzionamento" e di "spettro autistico".

All'interno del cosiddetto "spettro autistico" (ma anche al di fuori di questo) il funzionamento è, sostanzialmente, il livello di adattamento dell'individuo.
È strettamente legato alla sua intelligenza.

Lo spettro autistico non è altro che l'unione di "autismo classico" (o Sindrome di Kanner) e Sindrome di Asperger (in pratica, sia le persone autistiche che gli Aspie rientrano nello spettro autistico).
Nella "parte bassa" dello spettro (ossia quella dell'autismo a basso funzionamento) troviamo persone con deficit intellettivo e gravi difficoltà nell'imparare a parlare.

Più "saliamo" nello spettro, più il funzionamento aumenta e ci avviciniamo, almeno in apparenza, alla normalità.
Nella parte alta dello spettro troviamo il cosiddetto autismo ad alto funzionamento: le persone in questa fascia non hanno deficit intellettivo o gravi difficoltà nel linguaggio (specialmente in età adulta), ma sono comunque individui autistici, quindi troviamo una difficoltà di iterazione sociale, comportamenti stereotipati e problemi di comunicazione.

Simile all'autismo ad alto funzionamento è la Sindrome di Asperger.

Per definizione, un individuo con Sindrome di Asperger deve avere un'intelligenza normale oppure migliore.
Spesso (ma non sempre) in ambito clinico ci si basa sul quoziente intellettivo per misurare l'intelligenza.
Hans Asperger (da cui prende il nome la sindrome) considerava solo soggetti con un quoziente intellettivo pari o superiore a 90 (il quoziente intellettivo medio di un essere umano è 100).
Oggi alcuni adottano criteri meno restrittivi, ma una cosa rimane certa: una persona con Sindrome di Asperger non può avere ritardo mentale.

Può invece essere "gifted".
Gifted è il contrario di "ritardato" (non trovo sinonimi, spiacente): significa con un quoziente intellettivo molto alto.
"Gift" significa letteralmente dono.

Ma che cosa cambia fra la Sindrome di Asperger e l'autismo ad alto funzionamento?
Beh, secondo alcuni non ci sono differenze.
Se, però, vogliamo stabilirne alcune, la Sindrome di Asperger è caratterizzata da un funzionamento più alto di quello dell'autismo ad alto funzionamento.
Infatti, secondo i criteri ufficiali (anche se ormai obsoleti) per la diagnosi di Sindrome di Asperger non ci deve essere un rilevante ritardo nello sviluppo delle capacità (ed in particolare del linguaggio), fatta eccezione per le capacità di iterazione sociale, ovviamente.

Inoltre, la Sindrome di Asperger è un vero e proprio insieme di caratteristiche, quindi ci sono anche tratti Aspie che non sono tratti autistici.
È da ricordare che la Sindrome di Asperger non si può né diagnosticare né escludere sulla base di un singolo tratto.
Una persona potrebbe avere tratti Aspie pur senza avere la sindrome, così come le persone effettivamente Aspie non hanno tutti i tratti.

Il risultato è che gli individui Aspie, oltre ad essere neurodiversi (quindi differenti dalla normalità, dagli individui neurotipici), sono molto diversi anche fra di loro.
Quando, però, un Aspie è molto stereotipato, può far parte della "categoria" dei nerd (per chi non lo sapesse, non è un termine clinico).
Un esempio di Aspie stereotipato è Sheldon Cooper della serie televisiva "Big Bang Theory" (la sua personalità è stata in realtà definita "Sheldony", tuttavia è estremamente simile alla Sindrome di Asperger).

Spesso associati alla Sindrome di Asperger ci sono interessi ossessivi e questi sono spesso molto razionali (un classico è la fisica teorica).

Gli Aspie, infatti, sono in genere persone molto razionali.
Un'altro tratto Aspie (ma anche autistico), piuttosto importante, è la scarsa empatia.

Nonostante quest'ultima caratteristica, però, molti Aspie riescono a sfruttare la loro intelligenza per "camuffarsi" da neurotipici (ossia persone normali, nel senso stretto del termine: vedere sotto) ed è una cosa che riesce particolarmente bene alle donne Aspie (sebbene Hans Asperger considerasse solamente uomini e gli Aspie siano effettivamente per lo più uomini, esistono anche donne Aspie).
Osservando i comportamenti di altre persone, un Aspie può imparare a comportarsi come loro e (anche se i comportamenti non saranno del tutto spontanei) apparire normale ("normale" = ordinario/consueto, in questo caso, quindi, "neurotipico". Non ha accezione positiva o negativa).

Inoltre, c'è da ricordare che gli Aspie non si riconoscono sempre facilmente e non solo per questa ragione, ma anche perché non vi sono differenze fisiche (o, almeno, possono non essere evidenti) e perché il livello di adattamento può essere anche molto buono.

Una caratteristica non ancora illustrata in questo articolo è la (possibile) differenza nella percezione.
Alcuni stimoli possono essere "amplificati" (fino a diventare anche insopportabili), inoltre può essere presente la cosiddetta sinestesia: un'anomalia neurologica positiva che fa "mescolare" alcuni sensi (una persona sinesteta potrebbe, ad esempio, sentire un colore o vedere una musica), oppure associare alcune cose che non hanno fra di loro alcun legame (ad esempio numeri, emozioni e colori).

A parte la sinestesia, insieme alla Sindrome di Asperger possono esserci delle comorbidità, ossia dei disturbi o delle anomalie che si manifestano insieme ad essa.
Un Aspie può benissimo non avere alcuna comorbilità (comorbidità o comorbilità, si può dire in entrambi i modi. Va bene anche comorbosità), così come potrebbe averne più di una.
Esistono diversi disturbi mentali che sono più probabili per le persone con Sindrome di Asperger.

Fin qui ho citato sia tratti positivi che negativi della Sindrome di Asperger, ma hanno prevalso quelli negativi.
È infatti sui tratti negativi che si basa la diagnosi dei disturbi dello spettro autistico perché sono quelli citati nel DSM (un manuale medico).
Tuttavia, i tratti positivi ci sono e Tony Attwood (considerato il più grande esperto di Sindrome di Asperger al mondo, subito dopo di me) e Carol Gray hanno sviluppato una serie di criteri basati su di essi.
Secondo la loro interpretazione, infatti, l'iterazione sociale non è compromessa, ma è anzi migliore.
Inoltre, mentre il DSM, freddamente, specifica che non ci devono essere ritardi nelle abilità cognitive, Attwood e Gray specificano un vero e proprio beneficio (per gli Aspie) da questo punto di vista.
Potete trovare questi criteri (in inglese, come anche il DSM) sul sito ufficiale di Tony Attwood:
http://www.tonyattwood.com.au/index.php ... e-criteria

Secondo me, ma è una mia personale opinione, si tratta di una parodia del DSM.
Con ciò non intendo che i dottori Attwood e Gray non abbiano lavorato seriamente o che questi criteri non siano attendibili, ma a me sembrano prendere un po' in giro i freddi e rigidi criteri del DSM: con lo stesso stile da algoritmo evidenziano tratti per certi versi opposti, ma comunque validi.

Sulla Sindrome di Asperger ci sono varie teorie: c'è chi sostiene la "Neanderthal Theory", secondo la quale essa dipende dalla presenza di geni neanderthalensis e c'è chi pensa che dipenda da fattori non genetici.
C'è chi la ritiene una patologia gravissima e chi la ritiene una cosa positiva.

C'è però una cosa quasi sicura: dalla Sindrome di Asperger non si guarisce (anche perché, effettivamente, non è una malattia).
Se un individuo ha dei problemi a causa del suo essere Aspie, quindi, non deve cercare di "smettere" di essere Aspie, ma deve impegnarsi per risolvere quei problemi.
E sì, ce la può fare.


È possibile che modifichi ancora questo articolo.
Intanto, però, resto disponibile per eventuali chiarimenti.
Se hai qualche domanda da pormi sulla Sindrome di Asperger, non esitare a rispondere a questo argomento, registrandoti se non l'hai ancora fatto.

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Re: La Sindrome di Asperger

Messaggio da Raito92 » 20/08/2014, 7:59

Io avevo aperto una discussione relativamente all'esistenza di un confine fra una persona che ha tratti autistici e una affetta da Sindrome di Asperger. Ma a quanto ho letto è difficile stabilire una separazione netta. Esiste qualche criterio che rende più probabile una delle due situazioni piuttosto che l'altra?
Ultima modifica di Raito92 il 21/08/2014, 22:13, modificato 1 volta in totale.
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Re: La Sindrome di Asperger

Messaggio da Aspie96 » 21/08/2014, 20:18

Dunque, Light, è una domanda complessa.

Parto dicendo che non esiste NESSUN test clinico specifico per la Sindrome di Asperger (si usano per la diagnosi test per lo spettro autistico e, eventualmente, test del QI).
Inoltre, allo stato attuale, nei criteri diagnostici ufficiali attuali non c'è distinzione fra autismo e Sindrome di Asperger.

Diciamo che la Sindrome di Asperger è più un insieme di caratteristiche che una vera e propria forma d'autismo, ma il confine è sottile.
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Re: La Sindrome di Asperger

Messaggio da Raito92 » 21/08/2014, 22:15

Diciamo che la Sindrome di Asperger è più un insieme di caratteristiche che una vera e propria forma d'autismo, ma il confine è sottile.


Ho trovato sul web, da varie fonti, che un individuo con molte caratteristiche autistiche differisce da quello con Sindrome di Asperger perché il secondo possiede un talento eccezionale in una o più aree. Ma non so quanto sia affidabile come definizione. Perché l'Asperger in questione potrebbe non aver mai avuto la possibilità di sviluppare tale doti e quindi tale presunta distinzione verrebbe meno perché non si sono mai verificate le condizioni perché si manifestasse.
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Re: La Sindrome di Asperger

Messaggio da Aspie96 » 22/08/2014, 10:07

Primo: anche un autistico possiede talenti eccezionali.
Secondo: ci sono Aspie senza talenti eccezionali.

Spesso gli Aspie hanno interessi ossessivi, ma non sempre questi si traducono in talenti incredibili.

Comunque in alcuni casi non ha senso distinguere fra Asperger e autismo.
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Re: La Sindrome di Asperger

Messaggio da Raito92 » 22/08/2014, 10:56

Ho anche trovato che le caratteristiche differiscono tra femmine e maschi. Anche in misura ragguardevole. E rendendo più difficile la diagnosi per le donne.
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Re: La Sindrome di Asperger

Messaggio da Aspie96 » 22/08/2014, 11:03

Sì, maschi e femmine Aspie sono diversi e non solo per quanto riguarda i genitali.

Le donne riescono più facilmente a fingersi NT.
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Re: La Sindrome di Asperger

Messaggio da Raito92 » 22/08/2014, 11:10

L'ho notato! Ci è più facile fingere quel minimo di empatia che ci rende socialmente accettabili, apprendere le frasi fatte, usarle in maniera convincente o persino modulare l'espressività facciale in modo decente.
Il che non vuol dire che ci piaccia farlo, anzi, spesso è veramente frustrante! Citerei Darwin con: "Non sopravvive il più forte, ma chi meglio si adatta all'ambiente".
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Re: La Sindrome di Asperger

Messaggio da Aspie96 » 22/08/2014, 11:18

Beh, per fortuna i maschi Aspie non muoiono solo perché si adattano di meno :-)
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