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Cleverbot

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Aspie96
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Re: Cleverbot

Messaggio da Aspie96 » 17/07/2014, 18:55

Io non sono in grado di definire la coscienza nemmeno riferendomi agli esseri umani, in verità (o agli animali, visto che non credo che un gatto ne sia privo, per esempio).
Ma forse non è impossibile, semplicemente io non ne sono in grado.

Tuttavia, rispondo al tuo post dicendo che a formalizzare la coscienza potrebbe essere un computer molto evoluto.
Il problema sarebbe risolto?

Comunque, la natura ha dovuto far ricorso alle cellule.
Ma la natura non sempre fa il meglio.
Magari c'è un'altra strada molto migliore, ma meno probabile, che la natura non ha intrapreso.
francesco.aliotta
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Re: Cleverbot

Messaggio da francesco.aliotta » 17/07/2014, 19:18

Ovviamente sono d'accordo. E' quello che dicevo io. Solo che il risultato resterebbe a te incomprensibile anche se è stato prodotto da un computer (o un software) che ab inizio hai creato tu. Ora quel computer (o quel software) si sarebbe evoluto tanto da divenire un oggetto intrinsecamente diverso.
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Re: Cleverbot

Messaggio da Aspie96 » 17/07/2014, 20:20

Magari capirei la definizione di "coscienza" data da qualcun altro e magari altri esseri umani sono in grado di definirla.
Semplicemente io, non ne sono in grado.
francesco.aliotta
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Re: Cleverbot

Messaggio da francesco.aliotta » 18/07/2014, 13:26

Qui credo che tu mi abbia in parte frainteso. Quando ho scritto "tu" non mi riferivo a te in quanto persona specifica. Mi riferivo a te in quanto appartenente al genere umano. Voglio dire che il mio "tu" aveva un contenuto di generalità.
In sintesi dicevo: 1) sui presupposti della nostra discussione la coscienza è una caratteristica degli esseri umani; 2) sempre sui presupposti della nostra discussione, la "coscienza" sarebbe traducibile in una successione di regole logiche, a loro volta traducibili in un flusso di istruzioni; 3) il punto 2, implica che la coscienza sia un sistema formale.
Ergo, la coscienza non può produrre (almeno non direttamente) la "coscienza" nè tantomeno può spiegarsela. Se lo facesse, contraddirebbe almeno uno dei presupposti della discussione oppure violerebbe il teorema di Gödel.
Questo implica che anche l'automa che si è evoluto è giunto ad un limite delle sue possibilità. Neanche lui potrà mai spiegare se stesso. Da questo punto di vista, l'Uomo e l'automa divengono la stessa cosa. Sono cioè due sistemi dotati di autocoscienza, cioè due sistemi muniti di software che produce risultati simili, pur funzionando su principi fisici profondamente diversi. Principi fisici diversi implicano architetture (ovviamente parlo di architetture logiche) diverse? Oppure l'emergere della "coscienza" implica che le due diverse evoluzioni abbiano portato ad architetture simili? Non credo che esista una risposta, e le mie sono le domande implicite soggiacenti al discorso di Neumann
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Re: Cleverbot

Messaggio da Raito92 » 19/08/2014, 19:54

Ho notato che tende a rispondere con frasi che non c'entrano niente. Il che stona parecchio in una conversazione "naturale".
Samuele
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Re: Cleverbot

Messaggio da Samuele » 19/08/2014, 20:23

Perché non hai mai parlato con un pazzo :lol:
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Re: Cleverbot

Messaggio da Raito92 » 19/08/2014, 20:55

:D Ho detto che ero depressa perché devo studiare e ho una professoressa molto esigente.
Mi ha risposto: "Che aspetto ho?"
Eh? :?
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Re: Cleverbot

Messaggio da Aspie96 » 21/08/2014, 20:23

Tu calcola questo: Cleverbot è rincoglionito perché parla con persone rincoglionite.

Parlare con idioti, infatti, è quasi uguale.

francesco.aliotta ha scritto:Ergo, la coscienza non può produrre (almeno non direttamente) la "coscienza" nè tantomeno può spiegarsela. Se lo facesse, contraddirebbe almeno uno dei presupposti della discussione oppure violerebbe il teorema di Gödel.

Ho recentemente letto un libro sulla prova di Gödel, ma ammetto di non aver capito dove risiede, in questo caso, la violazione.

francesco.aliotta ha scritto:Principi fisici diversi implicano architetture (ovviamente parlo di architetture logiche) diverse? Oppure l'emergere della "coscienza" implica che le due diverse evoluzioni abbiano portato ad architetture simili?

Io credo che ci sia una risposta giusta e una sbagliata, ma non ci è dato sapere quale sia l'una e quale l'altra.
Questa domanda è sempre più importante perché si costruiscono macchine e robot sempre più intelligenti.
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Re: Cleverbot

Messaggio da Raito92 » 21/08/2014, 22:06

In ogni caso, su cosa sarebbero basati i suoi algoritmi? Sul riconoscimento di alcune key words, o della punteggiatura per intepretare il presunto tono della voce?
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Re: Cleverbot

Messaggio da Aspie96 » 22/08/2014, 10:09

Si basa sulle key words, ma utilizza anche la punteggiatura.

Comunque è un pochettino più complicato del: "Riconosco una parola chiave => rispondo così".
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