Stiamo facendo manutenzione.

una mia teoria del tutto

La fisica, lo studio della natura, la regina di tutte le scienze. Non poteva non avere un'area dedicata.
Avatar utente
[email protected]
Messaggi: 169
Iscritto il: 16/05/2014, 22:30

Re: una mia teoria del tutto

Messaggio da [email protected] » 18/06/2018, 14:04

teoria del tutto ha scritto:Se diamo al tempo il lavoro di etere ne viene che debba avere anche un baricentro di posizionè,anche se ora si potrebbe parlare di sistemi di baricentri temporali


Questa frase non ha semantica.

Secondo me non sei in grado di definire i seguenti termini in fisica.
-Lavoro
-Etere
-Baricentro

Il significato che io attribuisco a questi tre sostantivi, è sistematicamente diverso dal significato che gli attribuisci tu.
Se io interpreto quella frase con la semantica che IO attribuisco ad ogni termine, ne esce un concetto senza logica e completamente casuale.
Il problema principale sta nel capire che significato dai TU a quei termini. In caso contrario non avremo alcuna comunicazione.

Vediamo di risolvere questi problemi di interpretazione, e ti scrivo quello che ho capito sulla base del reale significato di quanto hai scritto.

-Il lavoro è una quantità di energia (solitamente misurata in joule), Puoi scambiarla tra due sistemi tramite l'azione di una forza contiuna nel tempo.
esempio di lavoro: una macchinina radiocomandata del peso di X grammi, viene fatta accelerare tramite una batteria e un motore elettrico.
Dalla batteria vengono assorbiti Y joule di energia [spoiler](tensione in Volt per corrente in Ampere per tempo in Secondi)[/spoiler]
Sulla base della quantità di "lavoro" (quindi, i joule di energia trasmessi come spinta alla macchinina), la macchinina, che prima era ferma, raggiungerà una certa velocità finale.

Se io, con il mio radiocomando, aziono i freni della macchinina, questi dovranno svolgere un lavoro per frenare la macchinina. La quantità di lavoro è teoricamente, e precisamente di Y Joule. Quindi, la stessa quantità di energia impiegata per portate la macchinina da 0 a 100 (centimetri al secondo :D ) sarà esattamente la stessa per farla fermare del tutto.
[spoiler]Una volta ferma, i freni della macchinina si scaldano, e l'energia termica causata dall'attrito dei freni sarà nuovamente di Y Joule.[/spoiler]
Questo... è il lavoro. Nient'altro. In fisica, questo è il lavoro. Non ci sono altri significati - cose - effetti - vita - opere - omissioni

Passiamo all'etere...
L'etere è un mezzo materiale. È una sorta di campo ipotetico attraverso il quale possono trasmettersi le onde elettromagnetiche.
Per dare la scossa ho bisogno di un filo elettrico. Questo perché la corrente non passa attraverso materiali isolanti come l'aria. [spoiler]A dire la verità passa, ma per dare effettivamente una bella scossa ho bisogno di tensioni altissime per ogni "metro di aria" che separa la mia carica elettrica dal bersaglio della scossa[/spoiler]
Come è possibile allora, che la sonda Voyager riesca a trasmettereci delle onde elettromagnetiche attraverso milioni di chilometri di "vuoto"? Nel caso della corrente elettrica, gli elettroni saltano di atomo in atomo attraverso il filo conduttore, ma nello spazio NON ci sono atomi, ne di metallo ne di aria. Nel caso delle onde elettromagnetiche è stato ipotizzato una sorta di campo infinito SENZA MASSA che si estende per tutto l'universo, e oscillando causa l'esistenza delle onde elettromagnetiche di diverse frequenze; per le telecomunicazioni, per la luce o per le radiazioni.[spoiler](quindi, che lavoro può svolgere una cosa infinita, ma nel qualtempo senza massa alcuna?)[/spoiler]
Alla fine è stato scoperto che non esiste una sostanza ignota che permea staticamente le profondità dello spazio, è però stato scoperto che viviamo in una sorta di campo immenso popolato da atomi e onde elettromagnetiche [spoiler]Che sono fatti della stessa sostanza, solamente che con un tot. di questa "strana sostanza" ci puoi fare 1 chilo di atomi oppure 90 000 000 000 000 000 di joule di onde elettromagnetiche, e volendo puoi anche trasformare 1Kg di atomi in 90 milioni di miliardi di Joule di luce[/spoiler]
Questo campo ha 4 dimensioni (3 spaziali e una temporale), e la realtà di quello che osserviamo, dipende dalla nostra velocità nei confronti degli altri oggetti, e da come il tessusto del campo stesso si piega.
[spoiler]Questo campo è lo spaziotempo, e ognuno vede una cosa diversa in base alla velocità che ha relativamente nei confronti degli altri oggetti (dando alla luce la teoria della relatività ristretta) e le curvature dello spazio tempo sono i campi gravitazionali (spiegati nella relatività generale)[/spoiler]
Quindi, in conclusione, L'etere non esiste, perché è statico nello spazio e nel tempo, ed è lo stesso per un oggetto che va ad una certa velocità, come per un oggetto fermo. È lo stesso per un oggetto che fluttua nello spazio siderale, come lo è per un oggetto che si trova nel campo gravitazionale del Sole, a pochi milioni di Km dalla sua superficie.
Se prendi il concetto dell'etere luminifero, gli aggiungi che la luce e gli atomi sono la stessa cosa, solo che E = m c[sup]2[/sup] (Dove E è l'energia dei fotoni della luce, o onde radio; m è il peso in Kg degli atomi; e c = 300 000 000, quindi c[sup]2[/sup]= 90 000 000 000 000 000), A tutto questo ci aggiungi che questo campo si estende in una quarta dimensione, dove ogni istante di tempo corrisponde ad una sezione. E se ci aggiungi che la massa degli atomi piega questo campo a 4 dimensioni in una quinta dimensione causando l'accelerazione gravitazionale dei campi gravitazionali. E se ci aggiungi che ogni osservatore in questo campo, vede questo campo quadridimensionale "inclinato e piegato" in un certo modo in base alla sua velocità relativa o alla curvatura causata dal campo gravitazionale di masse in prossimità... Ottieni lo spaziotempo. Che NON è l'Etere. Facendo gli esperimenti fisicamente (orologi atomici, Telescopi, rifrazioni insolite durante le eclissi, perieli delle orbite di pianeti interni in progressione, e tantissime altre cose) Abbiamo visto che L'etere non spiega un fico secco, e che lo spaziotempo addirittura continua a prevedere risultati a esperimenti che stiamo facendo quasi un secolo dopo (come le onde gravitazionali, e la torsione della metrica di Kerr che da cui ultimamente ti sei fatto prendere)

Do per scontato che tu sappia che cosa sia un baricentro, è un punto di equilibtio. se tu sostieni un oggetto posizionandoti SOTTO al baricentro, questo sta in equilibrio; Se lo sostieni da altre parti, questo si ribalta e casca in terra (dove il pavimento è abbastanza grande da sostenere l'oggetto da sotto il baricentro)

ORA, Vorrei che tu mi spiegassi questo:
teoria del tutto ha scritto:Se diamo al tempo il lavoro di etere ne viene che debba avere anche un baricentro di posizionè,anche se ora si potrebbe parlare di sistemi di baricentri temporali


Come fa una delle 4 dimensioni dello spaziotempo (il tempo in questo caso) a svolgere un lavoro? (a sto punto spero che con Lavoro intendessi qualcosa come "funzione", un sinonimo più adatto e meno soggetto a fraintendimenti; del tipo: Se dassimo al tempo la funzione di "etere"...)

Deduco questo fraintendimento di sinonimi dal fatto che il tempo NON HA MASSA e nemmeno ENERGIA, quindi non possiamo parlare di LAVORO in termini di scambio di energia fra due sistemi, il tempo trascende pure dal concetto di SISTEMA.

L'etere, per quanto è descritto nella sua definizione, NON esiste; ma dal momento che siamo aperti ad ogni concetto, facciamo pure un passo indietro al 1899:
Ma pure tornando al 1899, anche avanti Cristo, notiamo una madornale incongruenza... Il tempo è una dimensione, l'etere ne ha 3! Cioè, Come fai a prendere una freccia, e a fargli svolgere la funzione di cisterna? Puoi prendere il tempo e dire che è uno dei 4 assi cartesiani che compone la nostra realtà. Ora prendi l'etere, e diciamo che è lo spazio composto dalla composizione degli altri 3 assi. Come fa il tempo a svolgere la funzione degli altri 3 tutti assieme? Come fa una linea a svolgere la funzione di un volume?
E grazie a Dio ho dato per scontato che con la parola "Lavoro" intendessi "funzione"; perché non oso nemmeno immaginare cosa ti salta in mente nel pensare che un asse monodimensionale, infinito e senza massa, possa svolgere uno scambio di energia... Energia contenuta in uno spazio tridimensionale... Energia che per uno scambio dipende dal tempo e dallo spazio stesso in quanto non puoi scambiare energia in un istante infinitesimale in un punto adimensionale... Hai bisogno di un sistema di spazio e di tempo per permettere lo scambio di energia fra due sistemi... Quindi quest'energia dovrebbe in qualche maniera trascendere il concetto di spazio e di tempo, e scambiarsi fra il sistema di spazi tridimensionali (l'etere) e passare in un asse infinito e unidimensionale (il tempo)... Ci sono 3 Paradossi in sette parole: "Diamo al tempo il lavoro di etere" che letteralmente significa "diamo all'asse temporale del nostro spazio, l'energia dei tre assi spaziali statici e non relativistici)
-l'energia non può trascendere spazio e tempo e scambiarsi dal tempo allo spazio. L'energia esiste come tale solo se si scambia fra due sistemi in un sistema di spazio e tempo. Senza questi presupposti l'energia non esiste.
-Spazio e tempo sono dimensioni, lo spazio ha 3 dimensioni e il tempo è la quarta, quindi quando parliamo di lunghezza o di tempo nello spaziotempo, è come parlare di larghezza o spessore in un cubo.
Sono come dimensioni cartesiane facenti parte dello stesso sistema.
-L'etere è uno spazio statico, non è relativo, non dipende dal tempo e non cambia in base alle condizioni dell'osservatore. Non si curva, non si contrae e non si espande. Nella realtà abbiamo osservato che l'universo non si comporta come in un sistema descritto dall'etere.

Ma proseguiamo... Il baricentro è invece un concetto che, al contrario del lavoro e dell'energia, dipende solo dalle 3 dimensioni spaziali. Se io prendo un volume come una frazione di questo spazio, il baricentro sarà un punto in questo spazio (non necessariamente facente parte di questo volume) Il baricentro di questo oggetto, sarà in quel punto oggi, domani e dopodomani. Se un oggetto cambia forma nel tempo, il baricentro rimane alle stesse coordinate di questo spazio. (se prendo una barca piena di patate, e sposto tutte le patate a poppa, la barca si sposterà un pochetto in avanti. Se sposto le patate a prua, la barca si sposterà un pochetto indietro; se calcoliamo la posizione del baricentro, noteremo che questa NON è cambiata. Possiamo anche frullare la maionese con il frullatore a immersione, e il baricentro del barattolo rimane nella stessa posizione (come ti dicevo sull'altro forum) e quindi non puoi costruire un disco volante con un trapano e delle palline di plastica (come ho avuto modo di vedere sull'altro forum per tue testimonianze fotografiche)

Puoi scambiare energia con un sistema per spostarne il baricentro, e il baricentro si sposterebbe nel tempo, ma non puoi dire che il tempo ha un baricentro!

Puoi prendere la definizione geometrica del baricentro e estendere il concetto di coordinate del baricentro ad uno spazio di 4 dimensioni, ma non avrebbe senso, In 4D non hai ipercubi ipercilindri, ipericosaedri, o superpoliedri a centinaia di celle... Questo perché ogni atomo tende ad esistere lungo tutta la durata del tempo, (l'acqua che beviamo potrebbe essere fatta dagli stessi atomi della pipì dei dinosauri) E quindi, non puoi avere dei solidi chiusi in 4 dimensioni nel nostro spaziotempo, quindi, niente baricentri temporali. Se gli oggetti della nostra realtà comparissero dal nulla, si gonfiassero per poi sgonfiarsi e scomparire completamente, potremmo parlare di solidi quadridimensionali chiusi, finiti, e quindi con un baricentro; ma dal momento che la materia e l'energia che popolano il nostro spazio sono sempre esistiti, dal big bang ad oggi, non possiamo trovargli un baricentro nelle 4 dimensioni in cui esistono. Io posso trovare il baricentro di una sfera, di un cilindro, di un cerchio, di un rettangolo... Ma non posso trovare il baricentro di una striscia infinita o di un tubo infinito; come non posso trovare il baricentro di un oggetto in 4 dimensioni spaziotemporali se la materia che lo compone esiste da sempre e continuerà ad esistere per l'eternità.

Ora, sulla base di ciò che ti ho appena detto i casi sono due:
-Ci siamo fraintesi, e buona parte di quelle 29 parole che hai scritto in quel post hanno un significato diverso da quello che ho interpretato io sulla base delle loro definizioni in campo di fisica
-Stai scrivendo cose a caso (cosa di cui dubito fortemente dal momento che su altri forum ti ho visto costruire prototipi di dischi volanti con trapani e palline di plastica; e sembri un fiero sostenitore di motori perpetui con meccanismi di funzionamento basati sui magneti)

Se i miei presentimenti sono veritieri, e ci siamo solo fraintesi dovuti all'uso improprio di alcuni termini e concetti tra cui:
-Tempo
-Lavoro
-Etere
-Baricentro

Ti chiedo di riscrivere quel concetto (o per lo meno di tentare di rispiegarlo con qualche parola in più) usando altre parole senza commettere errori dovuti all'ambiguità di semantica.
teoria del tutto
Messaggi: 1095
Iscritto il: 05/08/2015, 15:23

Re: una mia teoria del tutto

Messaggio da teoria del tutto » 18/06/2018, 21:59

Per ora ho letto una parte poi leggo il resto.
Io ho un corpo fermo, secondo la vostra teoria questo corpo fermo non consuma nulla?
Emette luce,mantiene una posizione,e consuma tempo per esistere! Il fatto che esisto penso che necessiti che io abbia quel tempo etere o energia che mi permetta lo scambio di energia. L'energia non si crea e non si distrugge ma in questi passaggi di lavoro devo pagare qualcuno,il tempo.
Avatar utente
[email protected]
Messaggi: 169
Iscritto il: 16/05/2014, 22:30

Re: una mia teoria del tutto

Messaggio da [email protected] » 18/06/2018, 22:17

teoria del tutto ha scritto:quel tempo etere


Ok, Chiamalo pure spaziotempo, è corretto dire che l'estrusione quadridimensionale dello spazio lungo l'asse temporale è lo spaziotempo

Se il corpo fermo emette radiazione infrarossa significa che ha "dentro di se" un energia cinetica anche se è fermo. Questa energia cinetica (energia dei corpi in movimento) è data dal fatto che l'oggetto di per se è fermo, ma le molecole che lo compongono vibrano e rimbalzano fra di loro. Ogni molecola ha energia cinetica, e nel complesso, l'oggetto (in questo caso è anche lecito parlare del suo baricentro) sta fermo.

L'energia che consuma emettendo radiazione infrarossa non è data dal tempo, ma dal grado di vibrazione delle sue molecole. Quando le molecole sono ferme, abbiamo 0 gradi Kelvin, quando queste si muovono poco, abbiamo 1 grado Kelvin, e così via. Quando abbiamo del ghiaccio a 273,15 gradi Kelvin, le sue molecole vibrano talmente forte che si separano fra loro e il ghiaccio si scioglie.

teoria del tutto ha scritto:Il fatto che esisto penso che necessiti che io abbia quel tempo etere o energia che mi permetta lo scambio di energia.

Nulla di più vero! La nostra percezione dell'esistenza è legata al tempo. I verbi sono distinti dai sostantivi dalla loro dipendenza dal tempo, e la nostra vita è fatta di azioni e processi legati al concetto di tempo. Come hai detto tu con il "tempo etere" che in fisica è meglio chiamare spaziotempo, abbiamo delle azioni svolte nello spazio tridimensionale che possiamo proiettare su un altro asse, istante per istante, evento per evento.

L'energia però non viene ceduta nel tempo; l'energia totale dell'universo (quindi la somma di tutta l'energia e la materia) è la stessa, e dall'origine dell'universo con il big bang, ad oggi, la somma è sempre rimasta a zero.
teoria del tutto
Messaggi: 1095
Iscritto il: 05/08/2015, 15:23

Re: una mia teoria del tutto

Messaggio da teoria del tutto » 18/06/2018, 23:19

L'energia e materia sono la stessa cosa ma se la vediamo vuol dire che si e' creata nel tempo visto che mi parlate di Big bang. Quel tempo visto che si parla di, spazio tempo, si e' creato da un punto e si e' esteso. Supponiamo che lo spazio esista di già (anche se non esistendo il tempo non puo esistere lo spazio)il tempo che sta ancora ora riempiendo lo spazio chi lo a messo? Se elimino il concetto di massa e metto un tempo di posizionè, e nel tempo di posizionè concentro l'energia di espansione del tempo che determina lo spazio. Io sto creando qualcosa che mi sembra massa ma non e' altro che energia (o tempo)ferma in un punto temporale. Posso distruggere la massa? Basta disintegrarla o meglio spostare nel tempo l'energia dalla sua posizione
Avatar utente
[email protected]
Messaggi: 169
Iscritto il: 16/05/2014, 22:30

Re: una mia teoria del tutto

Messaggio da [email protected] » 21/06/2018, 20:29

Non si capisce bene... Non potresti fare degli schemi dove poco per volta (molto poco) spieghi a grandi linee quello che intendi?

Per capire quello che vuoi comunicare parti con il presupposto di spiegarlo ad un bambino che non sa cosa sia un atomo o il big bang.

Come ho sempre detto, noi due, attribuiamo significati diversi a cose diverse (vedi baricentro e contrappeso).
Ho quasi la certezza che abbiamo concezioni diverse di alcune definizioni fisiche come spaziotempo, atomo, buco nero e palo della luce. Dovresti partire scrivendo due righe
(non dieci, usa bene i punti, e magari fai leggere il tuo discorso a qualcuno e chiedigli se ha capito. Se ha capito Posta, se non ha capito riscrivi in forma più comprensibile la parte dove si è perso, perché altrimenti, noi che siamo comuni mortali, ci perdiamo a nostra volta)
finite le due righe, magari cita anche due fonti... Personalmente mi piace spulciare Wikipedia o guardare qualche video in inglese sull'argomento quando si parla di fisica.

Io ho comunque il sospetto che, alla base dei tuoi modelli, vi siano dei concetti che in un modo o nell'altro risultino incompatibili con la realtà di alcune regole fisiche studiate e verificate. E se tutto il resto poggia sulle basi di queste ipotesi, ci sarebbe da fare un grosso lavoro di revisione sulla teoria del tutto di 45 pagine.

Se riuscissimo a conciliare le tue idee di funzionamento dell'universo anche con qualcosa di scontato come la relatività, apriremmo ufficialmente un canale di comunicazione efficace. Magari potresti trovare qualcosa di interessante (anche se, ti avverto che le scoperte interessanti non si fanno quasi più ormai, soprattutto senza acceleratori di particelle, radiotelescopi, strani isotopi radiottivi, materiali esotici, supercalcolatori e soprattutto una profonda conoscenza di analisi matematica e geometria analitica)

Oppure potresti arrivare per conto tuo ad alcune conclusioni (è molto soddisfacente quando succede)

Io per esempio ero contento quando ho dedotto che la gravità curvasse lo spaziotempo in una quinta dimensione, solo che non ero sicuro che funzionasse così; poi ho letto in un paio di libri che era proprio così ed ero contentissimo!

Ho applicato un modello vettoriale per calcolare i tempi relativi di un oggetto che viaggia a velocità relativistica (vedi paradosso dei gemelli) e anche lì ero contentissimo quando ho risolto un problema di relatività di un libro e il risultato tornava in ogni caso SENZA aver mai letto nulla di teoria

Ero contento quando sapevo prevedere il comportamento di un treno in galleria in uno spaziotempo non sincrono [spoiler][youtube]Xrqj88zQZJg[/youtube][/spoiler]
(sapevo le risposte ancora prima che nel video ponessero i quesiti :D )

Ero contento quando Cooper è caduto nel buco nero Gargantua, vedeva gli scaffali estrusi in un costrutto quadridimensionale e io ho detto al mio amico accanto a me sulla poltrona del cinema: "è diventato un essere a 5 dimensioni e può trascendere il tempo" Ancora prima che lo dicessero nel film (Interstellar di Cristopher Nolan) e sorridevo nei bagni del cinema perché sentivo la gente perplessa che diceva: "ah io non ci ho capito un c..."

Ero contento quando ho ipotizzato che il nostro "presente" si muovesse lungo l'asse temporale verso il futuro alla velocità della luce (quindi 1s = 300 000 000 m) e nella relatività di Einstein questo prevede gli effetti della non simultaneità e delle trasformazioni di Lorentz.

Ero contento quando... Stufo di sentire gente che spiegava la meccanica quantistica dicendo che i quanti erano palline magiche che passavano attraverso due fenditure nello stesso tempo, ho ipotizzato: ma perché non possiamo far finta che lo spazio sia come un grosso tappeto elastico sul quale non ci sono palline, ma ci sono picchi e depressioni. Questi si muovono alla velocità della luce e quando passano attraverso le fenditure interferiscono con se stessi. Quando si schiantano contro il sensore (si fermano) la loro funzione d'onda si concentra in un punto, e ogni tipo di quanto ha il suo "tappeto elastico"
Poi ho scoperto che esisteva gia la teoria dei campi :lol:

Ero contento quando ho applicato le leggi di hubble ad un modello di universo chiuso su se stesso che mi piaceva molto, e i conti mi tornavano

Ci sono tante cose belle da poter capire, e tante idee geniali che possono venirci in mente, solo che queste idee devono essere compatibili con delle regole di base già studiate e verificate. Non possiamo metterci a dire cose che vadano a contrapporsi con queste regole.

Comunque, ricapitolando:
1-Scrivi due righe, facili facili
2-Falle leggere a qualcuno e chiedigli se ha capito
3-se ha capito posta,
4-se non ha capito correggi le parti difficili e torna al punto 2
5-Quando è tutto chiaro e breve posta. Se ci sono delle leggi fisiche che vanno a contrapporsi a quello che stai dicendo, te lo dico
teoria del tutto
Messaggi: 1095
Iscritto il: 05/08/2015, 15:23

Re: una mia teoria del tutto

Messaggio da teoria del tutto » 09/11/2018, 10:36

Ci provo a farmi capire.
Supponiamo che l'universo sia una pallina elastica e gli atomi siano palloncini al suo interno (oviamente Sto delimitano con oggetti quello che non ha una vera delimitazione).
La pallina elastica si ingrandisce sotuo l'effetto di una forte depressione dal fatto che non esiste nulla fuori l'universo.
La pallina ingrandendosi a 300.000 km al secondo in ogni suo punto crea depressioni al'interno del suo perimetro contrastate dalla formazione di nuovi palloncini.
Tutta l'area della pallina elastica e' soggetta ad una trazione che crea energia e tempo, quindi il tempo diventa lineare e nelle prossimità dei palloncini (materia) si manifesta nella luce o piegandosi attorno ad essi. Il suono diventa parabolico essendo una reazione dei palloncini a questa trazione.
I palloncini al centro della pallina elastica subiscono meno per un'effetto temporale l'azione della dilatazione della pallina permettendo il formarsi di forze di coesione o repulsione tra i vari palloncini( i palloncini sono costituiti da forze e si formano per un'effetto di stiramento e sono formati al suo interno da quel residuo di spazio al'esterno della pallina elastica acquisendo le sue propieta depressive, e degli effetti gravitazionali che diamo alla massa).
Essendo noi i palloncini non riusciremo mai ad avere la concezione di cosa determina il tempo e nemmeno che sia lui a creare le forze e l'energia.
Mentre ora si pensa che tempo e energia sono distinti tra loro, io penso che il tempo sia energia.
Noi non siamo su un tappeto elastico, ma siamo il tappeto elastico.
teoria del tutto
Messaggi: 1095
Iscritto il: 05/08/2015, 15:23

Re: una mia teoria del tutto

Messaggio da teoria del tutto » 09/11/2018, 10:49

Questa mia teoria nasce dal fatto che creare materia e forze dal nulla e' incomprensibile, mentre creare uno spazio in espansione e i suoi difetti dovuti da un residuo di spazio esterno al suo interno, puo' rendere un inizio semplice da poter attribuire a una sola situazione iniziale e forse anche casuale.
Rintengo impossibile creare la materia come la pensiamo dal nulla e in'assenza di tempo.
Rispondi