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Possibile fenomeno spazio-tempo ?

La fisica, lo studio della natura, la regina di tutte le scienze. Non poteva non avere un'area dedicata.
fido
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Re: Possibile fenomeno spazio-tempo ?

Messaggio da fido » 04/04/2017, 8:05

Trovare le cifre :

Per trovare la prima cifra utilizzerò il metodo Bilancia (A , A1) con confronto Differenza ovvero :

Non contate la differenza A1 per il momento ma contate solamente la differenza A ,fino a toccare un picco minimo di differenza , così sappiamo che la cifra esatta è al picco minimo ( spero si capisca con questi numeri perchè come dicevo appena si raggiunge 4999 la differenza è Zero , e questo è il picco minimo ma giustamente anche il risultato corretto , ed è per questo che in questo esempio A1 non lo utilizziamo come Bilancia con A ). In un altro esempio spiegherò meglio.

Esempio iniziale per trovare la prima cifra partiamo da A = 9999 fino a 1999 ed A1 = 9000 fino a 1000 ( io intanto metto l'inizio):

A:
13492301/9999 = 1349
1349 * 9999 = 13488651
13492301-13488651 = 3650

A1:
13492301/9000 = 1499
1499 * 9000 = 13491000
13492301-13491000 = 1301

----------------------------------

A:
13492301/8999 = 1499
1499 * 8999 = 13489501
13492301-13489501 = 2800

A1:
13492301/8000 = 1686
1686 *8000 = 13488000
13492301-13488000 = 4301

continua.......
francesco.aliotta
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Re: Possibile fenomeno spazio-tempo ?

Messaggio da francesco.aliotta » 04/04/2017, 9:37

Si, ho capito tutto!
Non vi è dubbio che la tua procedura funzioni. Ma è ovvia! Non hai trovato nulla di nuovo.
Tu stai semplicemente procedendo per tentativi ed errori ad invertire il prodotto del quale ti ho fornito il risultato.
Lo stai facendo in una maniera un po' contorta ma sostanzialmente la procedura è corretta. In pratica stai utilizzando le proprietà del prodotto che sono implicite in quella che comunamente si chiama "la prova del nove".
E lavori sui resti per determinare uno dei due fattori. Determinato un fattore, il calcolo del secondo è immediato.
Ma, in pratica, non hai un metodo da poter utilizzare in tempi praticabili.
Definire una procedura che, in linea di principio, sia capace di determinare i due fattori è un compito relativamente facile. L'obiettivo è quello di definire una procedura che sia computabile in un tempo limitato.
I codici criptati (ad esempio quelli delle carte di credito) sono basati proprio sulla difficoltà implicita nel risolvere il problema che tu vorresti affrontare.
Se i numeri sono piccoli, non vi è dubbio che i metodi basati su approcci "brutali", come quello che tu proponi, funzionino.
Ma ora, immagina che il prodotto che io ti fornisco sia un numero intero costituito da 100 cifre. Già avrai qualche difficoltà a decidere come rappresentarlo nella memoria del tuo PC. I numeri interi che lui è in grado di rappresentare nella sua memoria utilizzando, ad esempio, 4 byte non sono sufficienti. E poi, il numero di operazioni da fare crescerebbe esponenzialmente. Se ti fornisco un prodotto sufficientemente grande, il tempo di calcolo per ottenere la soluzione diventerà presto proibitivo.
Per generare il numero, io invece ci starò sempre poco. Così come ci starò poco se devo decrittare e conosco la chiave (uno dei due fattori). Non devo far altro che dividere il numero per la chiave ed otterrò il secondo fattore. Se conosco la chiave devo fare una sola divisione.
In sostanza, mi spiace di doverti dire che non hai trovato nulla di nuovo e che il tuo metodo non può funzionare in generale. Intendo, funzionare in pratica. E' ovvio che se puoi aspettare milioni di anni (o anche di più) il tuo metodo risolverà qualunque scomposizione in fattori. Ma se vuoi un metodo che risolva il problema in un tempo finito (diciamo una settimana) diviene semplice calcolare quante cicre debba avere il numero perchè il compito divenga impossibile per qualsiasi computer. Io utilizzo quel numero di cifre nel mio sistema di crittografia e tu sei battuto senza speranza.
Sono riuscito a spiegarti dove il tuo approccio è sbagliato?
Di conseguenza, non hai nulla da tenere segreto. E, per la verità, non hai nemmeno nulla che sia pubblicabile.
Mi spiace deluderti...ma questa è la situazione.
fido
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Re: Possibile fenomeno spazio-tempo ?

Messaggio da fido » 04/04/2017, 10:28

No non credo sia corretto quello che dici , perchè è proprio la procedura "contorta" delle differenze A e A1 che mi permette di trovare la prima cifra in un minuto , poi la seconda in un minuto , poi la terza in un minuto , e se provi con un numero di 100 cifre ti ci vogliono 100 minuti . Poi io lavoro con la libreria GMP che lavora nell'ordine di 10.000 digits , quindi non è un problema la dimensione del numero.

Allego anche il mio libro dove c'è il codice in linguaggio C che chiunque può modificare , ovviamente l'esempio di introduzione con il metodo spiegato nel libro non è corretto , però si possono utilizzare comunque le operazioni in colonna per verificare questa procedura ultima.
Allegati

[L’estensione pdf è stata disattivata e non può essere visualizzata.]

fido
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Re: Possibile fenomeno spazio-tempo ?

Messaggio da fido » 05/04/2017, 10:50

Aggiungo un libro appena autopubblicato con il metodo corretto.
Allegati

[L’estensione pdf è stata disattivata e non può essere visualizzata.]

francesco.aliotta
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Re: Possibile fenomeno spazio-tempo ?

Messaggio da francesco.aliotta » 05/04/2017, 20:18

No non credo sia corretto quello che dici , perchè è proprio la procedura "contorta" delle differenze A e A1 che mi permette di trovare la prima cifra in un minuto , poi la seconda in un minuto , poi la terza in un minuto , e se provi con un numero di 100 cifre ti ci vogliono 100 minuti .


Mi spiace ma stai valutando male le cose. Non c'è dubbio che, dato un numero di n cifre, impiegherai lo stesso tempo per ogni cifra.
Ma se confronti il tempo necessario a calcolare ogni cifra di uno dei due fattori di un prodotto espresso da n cifre con quello necessario a calcolare ogni cifra quando hai un prodotto espresso da 10*n cifre, il tempo di calcolo aumenta definitivamente più di un fattore 10. Per cui il tempo di calcolo tende ad infinito molto più velocemente di quanto faccia la successione di numeri che, per ipotesi, tu dai in ingresso.
E poi non stai valutando un altro fattore. Tu hai prodotto un codice che può funzionare solo con numeri piccoli, tanto piccoli da poter essere rappresentati da un int nel tuo codice. Il problema a cui ti trovi davanti è molto più complicato. Ognuno dei due fattori può essere espresso da 20 cifre. Già non riuscirai a rappresentare lui. Immagina cosa succede quando ti do in ingresso un numero da 50 cifre! E' ovvio che il metodo debba funzionare in un tempo finito con ogni numero in ingresso, indipendentemente dal numero di cifre necessarie a rappresentarlo. Il tuo è un metodo iterativo come ce ne sono tanti, e molti di gran lunga più efficienti. Ma risolvere il problema significa trovare un metodo che trovi i due fattori il cui tempo di calcolo non cresca esponenzialmente con il numero di cifre da calcolare. E' ovvio che non si tratta di un problema puramente tecnico. Ad esempio, possiamo ipotizzare che in un futuro vengano prodotti elaboratori capaci di rappresentare numeri interi da 50 cifre. Ma se devo criptare qualcosa, in questo caso utilizzerei una chiave da 200 cifre. E tu saresti al punto di partenza. Non sapresti come fare a decrittare nell'arco temporale della tua vita e i miei dati continuerebbero ad essere protetti. E' chiaro perchè il tuo approccio non possa funzionare? Intendo funzionare per risolvere un qualsiasi problema a cui ti trovi dinanzi, indipendentemente dal numero di cifre coinvolte.

Infine, consentimi un appunto. Perchè scrivere dei numeri primi in questo topic? Avevi già creato tu un topic sui numeri primi.
Parlare di un argomento in un forum dedicato dichiaratamente ad un altro è un tantino schizofrenico. D'altronde siamo su un forum. Come speri che altri che potrebbero dirti qualcosa di interessante ti trovino? Allo stesso tempo, coloro che fossero interessati a possibili fenomeni spazio-temporali resterebbero basiti a scoprire che invece parliamo di numeri primi! Un minimo di coerenza dovremmo cercare di mantenerla.
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