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Una Fragile Coerenza

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Aspie96
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Una Fragile Coerenza

Messaggio da Aspie96 » 15/09/2015, 15:57

Non avendo nulla di meglio da fare, ho scritto questo allegato per chi, a sua volta, non ha nulla di meglio da fare che leggerlo.
Allegati

[L’estensione pdf è stata disattivata e non può essere visualizzata.]

francesco.aliotta
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Re: Una Fragile Coerenza

Messaggio da francesco.aliotta » 15/09/2015, 18:04

Ho letto con attenzione il tuo testo.
Devo dirti che in generale l'ho apprezzato e ci sono decisamente moltissimi spunti che potrebbero essere interessanti da approfondire in questa sezione. Vedremo se riuscirò a trovare il tempo di selezionare un paio di punti per partire con un post che non corra il rischio di divenire più lungo del tuo testo.
Comunque, il fatto che abbia apprezzato la tua argomentazione non significa che automaticamente la sposi in toto.

Parto dalla tua frase:
Ergo, ha senso considerare le menti come non parte del mondo fisico, ma come elementi di un
mondo mentale.
È bene evidenziare che questi due universi, seppure separati, sono egualmente reali ed esistenti.

Questo è un concetto che più o meno esplicitamente è ricorrente nel tuo testo. Questo dualismo apparentemente discende da un retaggio Cartesiano che difficilmente potrebbe essere oggi considerato accettabile. Non mi pare che Turing condivida questo dualismo e direi che molte evidenze sperimentali lo fasifichinio di fatto.
Inutile che io espliciti troppo le critiche. Per averne un'idea potresti leggere "Lerrore di Cartesio" di Damasio"

http://www.adelphi.it/libro/9788845911811

che tenta di esplorare l'intimo legame tra cervello (materia) e coscienza.
Passando a Kant, non dimenticare poi che egli nella sua "Critica della ragion pura" confuta sostanzialmente l'ipotesi che sia possibile comprendere il mondo basandosi unicamente sulla base di categorie mentali. La strada indicata da Kant per l'acquisizione della conoscenza scientifica passa attraverso le esperienze empiriche, pur non essendo Kant, palesemente, un empirista.
La distinzione tra empirismo e razionalismo è legata al vecchio dibattito sulla strada per l'acquisizione della conoscenza. La questione è se la strada segua un prosesso sintetico piuttosto che uno analitico. E' del tutto ovvio che il processo è estremamente più complicato e che tu sia costretto a passare continuamente da momenti di analisi a momenti di sintesi, da fasi induttive a fasi deduttive. Il metodo induttivo non ti porta certamente lontano. Raccogli idee suggerite da fatti ma se percorri pervicacemente quella strada corri il rischio di divenire un collezionista di fatti. Raccolti i fatti devi necessariamente affrontare un momento di sintesi. Devi produrre un quadro generale, produrre cioè una nuova categoria o inquadrare i tuoi fatti in una categoria pre-esistente, e poi devi iniziare a dedurre. Il che significa che inizierai a prevedere nuovi fatti. Ma i nuovi fatti li hai prodotti mentalmente. Sono tutti veri e corretti se hai lavorato rispettando la logica. Ma questi sono fatti che richiedono nuove osservazioni. In pratica, con la tua deduzione tu produci simulazioni di fatti. Se credi in questa maniera di aver ottenuto un risultato interessante ti sbagli. le tue previsioni devono essere messe alla prova. Le esperienze non le raccogli a caso se non vuoi essere solo un collezionista. Fai quelle che mettono alla prova le deduzioni, cioè i risultati delle simulazioni mentali. Empirismo e razionalismo sono due prospettive arcaiche. Se vuoi ottenere qualcosa devi lavorare sui due fronti e credere che uno abbia più valore dell'altro può portarti ad errori clamorosi.
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Aspie96
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Re: Una Fragile Coerenza

Messaggio da Aspie96 » 15/09/2015, 20:06

francesco.aliotta ha scritto:Devo dirti che in generale l'ho apprezzato

I gusti son gusti XD

francesco.aliotta ha scritto:Non mi pare che Turing condivida questo dualismo

Ho sì citato Turing, ma per la questione della "fede" (ci fidiamo del fatto che le menti altrui esistano), non per il dualismo.

francesco.aliotta ha scritto:Passando a Kant, non dimenticare poi che egli nella sua "Critica della ragion pura" confuta sostanzialmente l'ipotesi che sia possibile comprendere il mondo basandosi unicamente sulla base di categorie mentali. La strada indicata da Kant per l'acquisizione della conoscenza scientifica passa attraverso le esperienze empiriche, pur non essendo Kant, palesemente, un empirista.

Questo lo so (seppur ammetto di non aver letto il testo originale) e mi scuso se ho fatto intendere diversamente.

francesco.aliotta ha scritto:E' del tutto ovvio che il processo è estremamente più complicato e che tu sia costretto a passare continuamente da momenti di analisi a momenti di sintesi, da fasi induttive a fasi deduttive.

Certo, l'ho anche scritto.
teoria del tutto
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Re: Una Fragile Coerenza

Messaggio da teoria del tutto » 16/09/2015, 11:56

Il percorso di aliotta è stato per anni il mio e ogni volta parti dal mezzo o dalla fine ecc.ora da qualsiasi parte comincio, la mia ipotesi è li e anzi mi porta oltre .la mia base è la realta le mie verifiche sono le scoperte di altri la mia ipotesi sceglie la strada piu logica.le teorie di altri selezionate e paragonate.ecc.ora che sono in fine non mi credono che tutto a una logica non sono parole a caso.i vostri libri hanno consigli?la testa mi impone di insistere ma il corpo cede ma non lo sa ancora la testa è altrove.staro usando tutti e due gli emisferi celebrali?
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